Prorogato il sequestro dei beni dell’ex patron di Girgenti Acque, Marco Campione, per 20 mln
Ieri, a Palermo, I giudici del Tribunale per la misura di prevenzione, sentito il perito nominato dal Tribunale, hanno deciso di prorogare per altri sei mesi il sequestro sui beni dell’ex dominus della Girgenti Acque. La prossima udienza è stata fissata per il prossimo 27 giugno.
La Procura di Agrigento non molla la presa e torna alla carica sull’inchiesta «Waterloo» che ipotizza
una collaudata rete corruttiva messa in piedi dall’ex patron di Girgenti acque, Marco Campione, che
sarebbe riuscito ad asservire pubblici funzionari, forze dell’ordine, professionisti e uomini delle
istituzioni in cambio di posti di lavoro.
La Procura ha impugnato parte della sentenza
Intanto, la Procura di Agrigento ha impugnato la sentenza emessa il 18 luglio dello scorso anno dal Gup di Agrigento Micaela Raimondo. La magistratura inquirente si è opposta al verdetto di «non luogo a procedere» nell’ambito della maxi operazione. A firmare il provvedimento, argomentato in 295 pagine, sono stati il procuratore aggiunto Salvatore Vella e i pm Gaspare Bentivegna, Paola Vetro ed Elettra Consoli. Il 29 ottobre prossimo, davanti alla prima sezione della Corte di appello, si deciderà sulla nuova richiesta di rinvio a giudizio per sedici imputati. Si tratta dell’ex prefetto di Agrigento, Nicola Diomede, accusato di aver “salvato” l’imprenditore Marco Campione da una interdittiva antimafia; dell’ex presidente
dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè e dell’ex parlamentare Francesco Scoma
(entrambi accusati di finanziamento illecito ai partiti) nonché dell’ex presidente della Provincia di
Agrigento Eugenio D’Orsi, accusato di corruzione per avere ottenuto – sostiene l’accusa – un posto di
lavoro a Girgenti acque e Hydortecne per i figli in cambio della delibera di aumento delle tariffe
idriche.
Appello anche per alcuni imputati mandati a processo ma prosciolti da una ulteriore serie di
capi di imputazione, : Marco Campione, Claudio Lusa, Calogero Patti, Giandomenico Ponzo,
Calogero Sala, Francesco Barrovecchio, Salvatore Vita, Giuseppe Giuffrida e Francesco Paolo Lupo.
L’inchiesta Waterloo, che verte proprio su Marco Campione e sull’ex colosso Girgenti Acque che per anni ha gestito il servizio idrico in provincia di Agrigento. L’accusa ipotizza un’associazione per delinquere finalizzata ai reati contro la pubblica amministrazione. L’impianto accusatorio è stato «ridimensionato» in seguito alla decisione del gup Micaela Raimondo di escludere gran parte delle intercettazioni, poiché
disposte in altro procedimento, e di prosciogliere alcuni degli imputati «eccellenti».