PRONTO SOCCORSO IN TILT: TDM CHIEDE RIPRISTINO POSTI LETTO

Malati costretti a rimanere in osservazione nell’area di emergenza anche per diverse notti

Pronto soccorso dell’ospedale “Giovanni Paolo II” in tilt. In verità non è affatto una novità, ma stavolta anche il tribunale per i diritti del malato è tornato a ribadire con forza la necessità di dotare il reparto di medicina generale di quei posti letto che erano stati tagliati per evitare di assistere a spettacoli indecorosi al pronto soccorso, dove nei fine settimana ci sono pazienti che dopo le prime cure rimangono in osservazione senza la possibilità di un ricovero per mancanza di posti.

Nel reparto di medicina d’urgenza numerosi utenti, alcuni dei quali in età avanzata, hanno fatto sentire la loro voce segnalando al punto d’ascolto del Tdm una serie di disservizi che si verificano soprattutto nei fine settimana e nelle ore serali, quando il personale si riduce ulteriormente. Il Tdm si è rivolto ai vertici dell’Asp per denunciare come molte persone che ricorrono alle cure del pronto soccorso sono costrette a sostare in sedie o scomode barelle per giorni o anche settimane.

“Tutto ciò – afferma Lilla Piazza – per la mancanza di posti letto dei reparti e in particolar modo per il taglio di 15 posti letto operato in medicina generale del nosocomio saccense a seguito della rimodulazione delle piante ospedaliere operata dal nuovo piano sanitario regionale”.

Non trovando i servizi sul territorio tale utenza per forze di cose va ad intasare la medicina d’urgenza che, non avendo a disposizione personale e spazi sufficienti, va in tilt comportando sofferenze per i malati e grave disagio per gli operatori sanitari.

Il Tdm sollecita un intervento del commissario Asp con un eventuale incremento dei posti letto in Medicina Generale in attesa che si attivino servizi territoriali sufficienti.

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