Processo “Waterloo”, inizia il processo. Codacons e Federconsumatori ammesse parti civili
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Dopo numerosi rinvii, è iniziato il processo di primo grado scaturito dalla maxi inchiesta denominata “Waterloo”, sulla presunta “rete” che sarebbe stata messa in piedi dall’ex presidente di Girgenti Acque, Marco Campione
AGRIGENTO- E’ iniziato il processo che vede imputato protagonista l’ex dominus di Girgenti Acque, Marco Campione. Secondo gli investigatori, professionisti, politici, uomini delle istituzioni e forze dell’ordine sarebbero stati a disposizione della società guidata da Marco Campione, in cambio di favori e posti di lavoro per familiari e amici. Nella prima udienza sono state ammesse come parti civili Codacons e Codacons Sicilia, assistite dall’avvocato Carmelo Sardella, dirigente dell’Ufficio legale regionale, e Federconsumatori Agrigento, assistita dall’avvocato Andrea Carnabuci. I 23 imputati devono rispondere a vario titolo di associazione per delinquere, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, falsità materiale, frode nelle pubbliche forniture, inquinamento ambientale, danneggiamento, frode agli utenti sulla depurazione, frodi sulla tariffa ed abuso d’ufficio. L’udienza è stata aggiornata al 24 marzo per lo scioglimento della riserva da parte del collegio giudicante su una perizia trascrittiva di intercettazioni telefoniche e per l’esame dei primi 3 testi della pubblica accusa.
“Le gravissime condotte contestate di illecita gestione dei servizi di depurazione delle acque reflue e di fognatura della Girgenti acque S.p.a. e di frodi agli utenti sulla depurazione e sulla tariffa avrebbero cagionato – afferma il Codacons – un grave danno per l’ambiente, un evidente pericolo per l’incolumità e la salute pubblica ed un grave pregiudizio alla pluralità di consumatori e utenti che l’associazione intende tutelare. Tra le condotte illecite contestate si annoverano, infatti, il doloso danneggiamento delle reti idriche e le illecite interruzioni del servizio di fornitura dell’acqua simulando guasti inesistenti, lo sversamento di reflui fognari in mare senza alcun processo depurativo cagionando una compromissione anche di zone naturali protette, e comunque di particolare pregio e carattere naturalistico e ambientale. L’ammissione del Codacons e del Codacons Sicilia come parti civili segna un passaggio cruciale nel processo, rafforzando l’azione di contrasto alle frode e gli abusi subiti dai cittadini”, conclude l’associazione. Anche Federconsumatori Agrigento è stata ammessa parte civile nel processo scaturito dall’inchiesta “Waterloo”, sulla gestione del sistema idrico integrato nell’agrigentino da parte di Girgenti Acque. “Per noi è un risultato importantissimo – dichiara il presidente di Federconsumatori Agrigento, Angelo Pisano – che abbiamo ottenuto grazie a lavoro dell’avvocato Carnabuci e al supporto del segretario generale della Cgil di Agrigento, Alfonso Buscemi e del presidente regionale di Federconsumatori Alfio La Rosa. “L’ammissione di Federconsumatori Agrigento tra le parti civili del processo – commenta Alfio La Rosa – indica chiaramente che gli interessi dei consumatori sarebbero stati lesi dagli imputati e che la nostra associazione è del tutto titolata a rappresentarli”.