“PROCESSO TAXI DRIVER”: CONDANNATI I TRE EGIZIANI PROCESSATI A PALERMO CON RITO ABBREVIATO
Sono stati condannati i tre egiziani, processati con il rito abbreviato, coinvolti nel traffico di clandestini, operazione denominata “Taxi driver”, condotta dalla sezione anticrimine del Commissariato di Sciacca. Queste le condanne: Elsobny Mohamed, ventiseienne residente a Milano, difeso dai penalisti Serafino Mazzotta e Giuseppina Geraci, 5 anni di reclusione e 2 milioni di euro di multa. Il suo capo di imputazione di traffico di clandestini e di estorsione è stato derubricato nel solo reato di traffico di clandestini. Gli altri due connazionali, che risiedono a Sciacca sono stati condannati a 5 anni e 4 mesi di reclusione ciascuno, oltre alla multa di 2 milioni di euro per ciascuno. Sono Ahmed Mohamed Abourezk Maher, di 22 anni e Elsayed Saad Mohamed Elsaka Ragab, di 24 anni, entrambi pescatori. La sentenza è stata emessa ieri dal Gup del tribunale di Palermo, Iannelli. Pubblico ministero, Rita Fulantelli, della procura antimafia.
La vicenda si riferisce al traffico di clandestini. Fatti sbarcare sulla spiaggia di Borgo Bonsignore, gli immigrati venivano prelevati e spostati a bordo di taxi in una casa di campagna, dove ricevevano vestiti puliti e potevano lavarsi prima di essere fatti salire su dei pulmini taxi e portati alla stazione centrale di Palermo, da dove potevano partire indisturbati alla volta di Roma e Milano a bordo dei treni.
Questi gli imputati: Domenico Conticello, 68 anni, ex tassista, Diego Sabella, 76 anni, tassista ancora in attività, entrambi ai domiciliari, e Alberto Sclafani, 28 anni, di professione pescatore, tutti di Sciacca, Filippo Mauceri, tassista di 30 anni, originario di Calamonaci, Ahmed Mohamed Abourezk Maher, di 22 anni e Elsayed Saad Mohamed Elsaka Ragab, di 24 anni, entrambi pescatori, residenti a Sciacca, e Elsobny Mohamed, 25 anni e Mohamed Rabie Abel Aal Mohamed, di 25, entrambi residenti a Milano.
Il processo si è suddiviso in tre tronconi. Domenico Conticello, 68 anni, tassista saccense in pensione (difeso dall’avvocato Calogero Santangelo), Diego Sabella, tassista di 76 anni, e Alberto Sclafani (difeso dagli avvocati Fabrizio Di Paola e Gianluca Guardino) dovranno comparire nuovamente dinanzi al Gup di Palermo perché in precedenza, nell’udienza che ha stabilito il rinvio a giudizio, mancava l’autorizzazione alla presenza dei tre imputati che erano sottoposti a misure cautelari.
Per l’egiziano Mohamed Rabie Abel Aal Mohamed, di 25, il processo, invece, è entrato nella istruttoria dibattimentale a Sciacca con rito ordinario.