PROCESSO SCAFISTI SBARCO “LUMIA”. DAL TESTE TANTI “NON RICORDO”

“Non ricordo”, ma anche tante contestazione sollevate dal collegio di difesa per contraddizioni rispetto alle dichiarazioni rese nel verbale dell’incidente probatorio dal giovane egiziano Amr Mohamed Zaki Hussin, testimone della pubblica accusa e uno dei pochi ad aver rilasciato dichiarazioni di accusa nei confronti dei due presunti scafisti.

Tutto ciò è accaduto nel corso dell’udienza che si è svolta stamattina in cui sono imputati gli egiziani, ambedue ventottenni, Said Ibrahim Mohamed Al Adawi e Elprrins Rshad Hassan, accusati di far parte del gruppo di scafisti dello sbarco dei clandestini avvenuto sulla costa saccense nel giugno 2011.

Amr Mohamed Zaki Hussin, ascoltato come teste assistito, è stato sottoposto alle domande degli avvocati Antonino Palmieri e Pietro Russo, e poi dal pm Giovanni Lucio Vaira. Il collegio giudicante è composto dal Andrea Genna, presidente, e a latere dai giudici Silvia Capitano e Luisa Intini. Il giovane teste ha spesso risposto alle domande con un “non ricordo”, altre volte è stato contestato dalla difesa per “contraddizioni rispetto alle dichiarazioni rese nel verbale dell’incidente probatorio”. In particolare, il collegio giudicante mirava a conoscere se durante il viaggio via mare un’imbarcazione piccola avesse preso a bordo l’equipaggio della barca che trasportava i clandestini.

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