PROCESSO “BANCA CORDONE OMBELICALE”: CELEBRATA ULTIMA UDIENZA DIBATTIMENTALE PER CIACCIO E GESU'”
La discussione è fissata per il 20 marzo 2013. Per quella data la sentenza. L’ematologo Ciaccio e la biologa Gesù sono accusati di turbativa d’asta
Si è celebrata l’ultima udienza dibattimentale del processo per turbativa d’asta in cui sono imputati l’ematologo Lillo Ciaccio e la biologa Michela Gesù, assistiti dagli avvocati Giovanni Vaccaro e Tommaso Farina. Le discussioni sono state fissate, dal giudice monocratico del Tribunale di Agrigento Cinzia Alcamo, per il 22 marzo 2013. Sono stati ascoltati gli ultimi testi della difesa. Un ricercatore ed esperto in materia di cellule staminali, Mario Mazzuccato e il manager della società Fresenius, produttrice di prodotti sanitari, Claudio Ferrioli.
L’esperto delle cellule staminali ha spiegato al giudice la metodologia della conservazione del sangue ombelicale, il processo di ripopolamento delle cellule staminali quando vengono trapiantate nel midollo osseo. Si è soffermato sulla qualità delle sacche utilizzate dalla Banca del cordone ombelicale di Sciacca, le sacche Incapton Tefon, che assicurano una perfetta tenuta del sangue del cordone ombelicale nel processo di congelamento e conservazione.
“Esiste un solo caso- ha detto il ricercatore- di cedimento di una sacca, ma questo è avvenuto per un mero fatto manuale, cioè è caduta per terra rompendosi”. Dalla testimonianza del ricercatore è emerso come le procedure e i prodotti utilizzati da Ciaccio e Gesù appartenessero al top della qualità.
Poi è stata la volta del manager della Fresenius, Claudio Ferrioli. Il pubblico ministero ha posto domande sul procedimento delle gare, e più esattamente sul rapporto qualità/prezzo. Il manager ha ampiamente spiegato come sul primo requisito, cioè la qualità, “le sacche da loro commercializzate risultano le migliori sul mercato”.
Ciaccio e Gesù, hanno già attraversato due vie giudiziarie. Sono stati assolti con formula piena nel processo penale, assistiti dagli avvocati Giovanni Vaccaro e Tommaso Farina, dall’accusa di truffa. Poi il giudice del lavoro ha riconosciuto illegittimo il licenziamento da parte dell’Asp, condannato la stessa al risarcimento del danno pari a 493.000 euro.
Un procedimento giudiziario quello a cui sono sottoposti Ciaccio e Gesù iniziato nel 2007 e che ha destato parecchio clamore nella popolazione che ha da sempre riconosciuto in Ciaccio e Gesù la professionalità, l’attaccamento alla professione, l’abnegazione che non li ha mai visti risparmiarsi in un’attività di ricerca e di aiuto nei confronti di sofferenti. Intanto, la Banca del cordone ombelicale ha perso la propulsione che si era guadagnata, divenendo la prima in Europa e la seconda nel mondo.