PROCESSO ANTIDROGA “BACCHANALIA”: 12 CONDANNE, NESSUNA ASSOLUZIONE
Riguarda il processo celebratosi con il rito abbreviato
Tutti condannati i 12 imputati del processo antidroga “Bacchanalia” che hanno scelto il rito abbreviato, che prevede la riduzione di un terzo della pena. Queste le condanne inflitte dal Gup del Tribunale di Scicacca, Michele Guarnotta:
Orsini Vincenzo (Menfi, 1974) 5 anni di reclusione e 20 mila euro di multa;
Chillà Antonella (Menfi, 1979) 2 anni e 8 mesi oltre a 12 mila euro di multa;
Notaro Francesco (Santa Caterina Villlarmosa, 1955) 8 anni e 6 mesi oltre a 26 mila euro di multa;
Pecora Francesco ( Sciacca, 1988) 4 anni e 20 giorni oltre a 18 mila euro di multa;
Cammarata Calogero (Menfi, 1977) 4 anni e 4 mesi oltre a 20 mila euro di multa;
Titone Giovanni (Menfi, 1985) 4 anni e 4 mesi oltre a 18 mila euro di multa;
Mergola Maria Luisa (Menfi, 1988) 2 anni e 8 mesi oltre a 12 mila euro di multa;
Montalbano Claudio (Menfi, 1987) 3 anni oltre a 13 mila euro di multa;
Mirabile Vito (Menfi, 1986) 3 anni oltre a 15 mila euro di multa;
Kitar Kamel (Menfi, 1986) 2 anni e 8 mesi oltre a 6 mila euro di multa;
Caruso Salvatore ( Menfi, 1985) 2 anni e 4 mesi oltre a 4 mila euro di multa;
Miceli Francesco (Erice, 1987) 2 anni e 8 mesi oltre a 6 mila euro di multa
In precedenza, hanno patteggiato la pena Jessica Giarratano (Rastatt, 1986) 4 mesi e 400 euro di multa, Angelo Loquace (Castelvetrano, 1975), 8 mesi e 2000 euro di multa, Francesco Milici (Sciacca, 1981), 3 anni e 13.000 euro di multa, Calogero Puleo (Castelvetrano, 1986), 3 anni e 5 mesi e una multa di 5.500 euro, Giuseppe Antonio Titone (Sciacca, 1983), 4 mesi e 400 euro di multa. E’ in corso, invece, il processo che si celebra con il rito ordinario, i cui imputati sono: Gianluca Cammarata (Sciacca, 1986), Francesco Ferrarello (Erice, 1982), Simona Gentile (Wuppertal, 1990), Vito Incorvaia (Palermo, 1986), Francesca Migliore (Menfi, 1989), Daniela Pecora (Castelvetrano, 1982) e Calogero Vetrano (Castelvetrano, 1968). L’operazione antidroga “Bacchanalia” è stata messa a segno lo scorso maggio dai carabinieri e coordinata dalla Procura della Repubblica di Sciacca. Le investigazioni prendono il via dal carnevale del 2009. “Il clima di giocosa e sfrenata allegria”, caratteristiche del rito pagano in onore del dio Bacco, da il nome Bacchanalia, trasportato nella nostra attualità fino a trasformare l’antica tradizione carnascialesca saccense in una immensa osteria, dove l’oste non c’è e l’alcol scorre a fiumi insieme alla droga, ha spinto i militari dell’Arma a precedere una forte impennata nel consumo di sostanze stupefacenti.
Nella foto gli imputati , iniziando dall’alto a sinistra: Vincenzo orsini, Francesco Notaro, Giovanni Titone, Calogero Cammarata, Salvatore Caruso, Antonella Chillà, Kamel Kitar, Maria Luisa Mergola, Francesco Miceli, Vito Mirabile, Francesco Pecora, Claudio Montalbano.