Processo a Girgenti Acque, giudice ammette Comune di Sciacca parte civile

SCIACCA. Il Comune di Sciacca è stato ammesso come parte civile al processo scaturito dalla maxi inchiesta Waterloo, che avrebbe disarticolato un complesso intreccio affaristico e corruttivo attorno a Girgenti Acque, la società che gestiva il servizio idrico.

Lo ha deciso oggi il Gup del tribunale di Agrigento Micaela Raimondo che ha invece escluso l’Azienda Idrica Comuni Agrigentini che aveva presentato analoga richiesta e che all’epoca dei fatti non esisteva e non poteva quindi subire un danno come invece è accaduto al Comune di Sciacca.

Ammessi come parte civile anche I ministeri di Difesa e Interni, l’Arpa, l’Ati, la curatela fallimentare di Girgenti Acque e l’Ato Idrico.

Quarantasette gli imputati nei cui confronti il pool di pm coordinati dal procuratore facente funzioni Salvatore Vella hanno chiesto il rinvio a giudizio. L’inchiesta “Waterloo” ruota attorno alla figura dell’imprenditore Marco Campione, ex presidente e “dominus” di Girgenti Acque, al quale si contesta di avere messo in piedi un sistema di corruzione a tutti livelli.