PROCESSO A DAVIDE MORDINO: IN APPELLO RIGETTATA LA RICHIESTA DELLA DIFESA. LA SENTENZA A GIUGNO

I suoi legali avevano chiesto di rifare l’istruttoria dibattimentale ammettendo nuovamente testimonianze

La Corte d’appello di Palermo respinto questa la richiesta della difesa dell’ex frate Davide Mordino richiesta di rifare l’istruttoria dibattimentale, ammettendo nuovamente testimonianze in aula evidentemente in grado di scagionare il loro assistito. I giudici hanno quindi accolto le opposizioni avanzate dalla Procura generale e dalle stesse parti civili.

Mordino è stato già condannato in primo grado per abusi sessuali su minori, a Sciacca, a nove anni e otto mesi di reclusione e il risarcimento di 12 mila euro nei confronti di tre persone.

Mordino, che oggi ha 45 anni, era stato accusato di atti sessuali commessi in particolare con quattro minori, di aver tentato di commetterne con altri due, di avere indotto alcuni ragazzi a posare nudi per delle fotografie e di avere anche chiesto prestazioni sessuali in cambio della promessa di farli partecipare al programma televisivo “Amici” di Maria De Filippi.

Davide Mordino era finito in manette nel luglio del 2012 dopo la denuncia presentata da alcune delle presunte vittime, che avevano raccontato che il prete aveva chiesto loro di sottoporsi a un fantomatico “test sulla sensibilità corporea”, fatto a cui poi sarebbero seguiti i presunti abusi. Mordino si è sempre dichiarato innocente, affermando di esser stato vittima di un complotto, spiegando sin dal primo interrogatorio che chiunque, tra i frequentatori della parrocchia, quando lui era parroco a San Calogero, aveva la possibilità di accedere ai computer e perfino al suo telefonino, dispositivi dove è stato rinvenuto materiale utilizzato al processo.

La prossima udienza in corte d’appello è stata fissata per il 10 giugno. Già in quella data potrebbe essere emessa la sentenza.

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