PRIMO MAGGIO A SCIACCA, LAVORO CHE NON C’E’ E POLITICA DISTRATTA

Oggi è la festa del lavoro e ci si avvicina anche al primo compleanno della massima autorità comunale. Le voci che si rincorrono in questi giorni di presunti malesseri interni alla maggioranza ci riportano ad analoghi momenti vissuti negli anni passati con precedenti amministrazioni comunali. Ad un certo punto, quasi come un fatto fisiologico, la maggioranza politica che ha vinto le elezioni e che governa la città, comincia a scricchiolare sotto la spinta di consiglieri insoddisfatti o non accontentati o di partiti ai quali, in fase di accordo, era stato promesso qualcosa che non è stato mantenuto.

C’è chi comincia a parlare di verifica di maggioranza: anzi, in verità se ne parlava già qualche mese fa, poi situazioni trasversali hanno accantonato la questione e la recente “mobilità” interna al consiglio ha calmato un po’ le acque. Ma c’è la “smania” di un paio di consiglieri comunali che oggi sono in sofferenza e che di fatto non apparivano allineati neanche prima delle elezioni e nemmeno dopo il successo elettorale.

Ma, attenzione a non distrarre l’attenzione dei cittadini sulle questioni politiche di basso cabotaggio, tralasciando l’esame e la gestione dei veri problemi della città.

Oggi, Primo Maggio, vogliamo accendere i riflettori su altre questioni, ben più importanti e da discutere meglio, più di quel dibattito politico che spesso è incomprensibile e fine a se stesso: non poltrone da occupare, ma sviluppo e occupazione, programmazione e strategia di crescita sociale che non ci sono mai state e che sembra che non si vedano all’orizzonte nemmeno oggi nonostante gli atteggiamenti di buona volontà.

La politica discute e si scontra su poltrone e numeri, su feste e concerti, mentre la gente reclama lavoro e un programma di sviluppo che aiuti chi oggi sta in difficoltà e che dia prospettive concrete ai giovani che studiano e che ormai pensano solo a trovare un posto dove lavorare e crearsi un futuro, lontano da una terra che non offre più niente.

 

L’amministrazione comunale in carica cominci a pensare che c’è anche questo tra i compiti di una buona squadra di governo. Alle grandi questioni come Terme, Acqua e Rifiuti, si aggiungano altrettanti grandi problematiche e priorità che riguardano il lavoro e le politiche sociali. La politica cittadina si confronti su questo, si guardi attorno, faccia un gioco di squadra e crei le condizioni per un utilizzo produttivo delle grandi risorse di cui dispone questa comunità, quelle che da sole ci permetterebbero di superare la crisi sociale dei nostri tempi, che purtroppo è globale e coinvolge tutti.

Se non ci si rende conto che amministrare significa anche programmare e progettare, ma pure “inventare” qualcosa di nuovo con le ricchezze di cui il territorio dispone, il Primo Maggio resterà la festa del lavoro che non c’è e delle lacrime sul volto dei genitori che al telefono parlano con i figli costretti a lavorare lontano da casa…

 

Giuseppe Recca