PRG: IL COMITATO DELLE PROFESSIONI TECNICHE PUBBLICA GLI ATTI DEL CONVEGNO
Il Comitato delle Professioni Tecniche di Ribera, Architetti, Pianificatori, Paesaggisti, Conservatori, Ingegneri, Geometri, Geologi, Periti Industriali, Dottori Agronomi e Forestali, ha organizzato un Convegno presso la Sala Consiliare intitolata a “Leonardo Frenna”, in data 10 settembre 2012, con la partecipazione di importanti settori dei vari comparti produttivi, ed ha discusso sulle “Idee e proposte per il Piano Regolatore Generale”, affinché lo stesso possa trasformarsi in strumento di sviluppo, piuttosto che di inviluppo.
Dalle relazioni incontestate, diffuse al pubblico in forma scritta come “Atti del Convegno”, dalla discussione e dal dibattito è emerso:
– che la Relazione sulle direttive per la revisione del PRG corredata di n. 5 tavole grafiche redatte dall’Ufficio Tecnico”, in pubblicazione fino al 20 settembre, sin dalle prime battute dà per scontata la formazione di una variante (pag.3), quando la legge prescrive l’obbligo della REVISIONE del PRG, che potrebbe attuarsi anche SENZA VARIANTE, pertanto, PROPONE il ritiro del documento per errata impostazione di base;
– di non procedere ad alcuna Variante, ma ad una semplice revisione del PRG, reiterando soltanto i vincoli minimi di cui al DM 1444/68 e quelli legati ad opere pubbliche già finanziate o con finanziamento certo;
– di non condividere la proposta dell’UTC di adeguare il PRG ai “…rilievi mossi dall’Assessorato Territorio de Ambiente in sede di approvazione del P.R.G“, pertanto PROPONE di cassare le parole “…e dei rilievi mossi dall’Assessorato Territorio de Ambiente in sede di approvazione del P.R.G.” del punto 11, capitolo 4, della Relazione sulle direttive come sopra specificato;
– che la dotazione degli standards urbanistici da rispettare in sede di presentazione di piani di lottizzazione ha suscitato un insieme di contestazioni e PROPONE di adeguare il Regolamento Edilizio Comunale e le Norme Tecniche di Attuazione ai riferimenti minimi di legge per quanto riguarda la dotazione di spazi pubblici, come da DM 1444/68 e specifiche normative regionali;
– nelle Norme tecniche di Attuazione del PRG vigenti, PROPONE la seguente modifica all’Art. 16, Zona Ct2: sostituire il comma che recita “L’attività edilizia si attua attraverso piani particolareggiati e lottizzazioni convenzionate con una superficie minima di mq 50.000” con il seguente: “L’attività edilizia si attua attraverso piani particolareggiati e lottizzazioni convenzionate per comparti funzionali con una superficie minima di mq 10.000”.
Si approva quanto sopra.
I CONVENUTI PRENDONO ATTO CHE Con la Sentenza TAR Sicilia del 18/11/2004 il Piano Regolatore Generale di Ribera prevede un’ampia area turistica che coinvolge quasi tutta la costa, tranne un piccolo tratto vicino alla foce del fiume Verdura. Un precedente provvedimento regionale aveva bocciato tutta quell’area turistica (pari a circa 3 milioni di metri quadrati) stimolando forse delle speranze a chi si era visto escluso da quella zonizzazione. Purtroppo, da allora ad oggi, non sono state apportate quelle piccole e necessarie modifiche al regolamento edilizio ed alle norme di attuazione per correggere e migliorare alcune questioni pratiche (distanze dai confini, altezza dei balconi, superfici minime per presentare progetti, etc.).
Nel 2011 la nuova Amministrazione Comunale apportava alcune modifiche, adottate poi intorno a ferragosto dal Consiglio Comunale, dove in molti passaggi scritti in quella delibera non c’era corrispondenza con gli interessi della città, ed i professionisti riuniti in Comitato si sono attivati affinché fossero apportate quelle correzioni ritenute fondamentali per sbloccare in parte il settore edilizio soprattutto nel campo turistico. Il Comitato delle Professioni Tecniche presentava proposte migliorative che ricevono adesioni e rassicurazioni, da un insieme sensibile di forze politiche presenti in Consiglio Comunale, che le osservazioni sarebbero state esaminate in tempi brevi, soprattutto per eliminare lo scoglio delle cosiddette “norme di salvaguardia”, ma ad oggi non sono state ancora esaminate le osservazioni presentate dai cittadini per procedere alla adozione definitiva della Variante al Regolamento Edilizio ed alle Norme Tecniche di Attuazione del PRG. E così il settore edilizio turistico è sostanzialmente fermo da un anno.
Pertanto, SOLLECITANO gli uffici, la Giunta ed il Consiglio Comunale ad attivarsi perché siano esaminate al più presto le osservazioni presentate alla suddetta Variante, recependo le modifiche proposte nelle Controdeduzioni elaborate dal Comitato delle Professioni Tecniche alle Deduzioni dell’Ufficio sulle Osservazioni, per come ampiamente pubblicato nel giugno del 2012.
FANNO APPELLO alla sensibilità dei responsabili affinché:
– vengano rideterminati i valori dei terreni edificabili per come determinati con delibera del Consiglio Comunale, ai fini dell’applicazione della ex ICI, ora IMU, e l’Amministrazione Comunale si faccia parte attiva nei confronti dell’Agenzia delle Entrate, al fine di adeguare alla corrente situazione congiunturale la valutazione degli stessi immobili che sono eccessivamente sopravvalutati ed oggetto di analisi burocratiche che non tengono conto delle variabili di mercato;
Espongono che a metà luglio l’Ufficio Tecnico redige la “Relazione sulle direttive” per la revisione del PRG, dove nell’introduzione si difende un atto dichiarato illegittimo dal TAR, quale il D.Dir.ARTA n.1082/2002, attaccando di fatto i tre milioni di metri quadrati di aree edificabili in zona turistica di proprietà di riberesi.“Apparentemente” tali aree turistiche hanno ricevuto diverse “attenzioni”: la prima con la sopravvalutazione della base imponibile, ancora non ridiscussa, con la quale sono state imposte delle tasse IMU “pesanti”; la seconda con la quintuplicazione (forse caso unico in Sicilia) delle aree da destinare a parcheggi e verde in caso di costruzione; e poi ancora il mantenimento dei 50 mila metri quadrati come superficie minima per presentare progetti; e tanti piccoli “balzelli” che ancora attendono di essere riportati sui giusti binari.
Siamo sicuri che il Commissario ad acta, l’Amministrazione Comunale ed i Consiglieri Comunali sapranno adottare tutte le misure ed azioni utili a correggere questo documento, perché se ne possa discutere e dibattere in tempi e modi più aderenti alla legalità democratica, che non è fatta solo di valutazioni numeriche, ma anche di opportunità e volontà partecipative.
Nel corso del Convegno sul PRG è emersa la volontà di:
– sostenere con forza il mantenimento dell’attuale zona territoriale omogenea Ct2 e di attuare tutte quelle correzioni utili ad agevolare la presentazione di progetti attuativi delle originarie intenzioni;
– procedere speditamente all’adozione da parte del Consiglio Comunale della Variante al Regolamento edilizio Comunale e Norme Tecniche di Attuazione con le modifiche suggerite nelle osservazioni presentate e che attendono da quasi un anno di essere esaminate;
– di procedere ad una revisione del PRG tenendo conto delle specifiche peculiarità dell’area turistica, la quale attende di connettersi con il centro urbano secondo logiche di continuità urbanistica mare-monti;
– di porsi l’obiettivo della riqualificazione del centro storico e della e rigenerazione urbana e territoriale al fine di favorire la valorizzazione delle essenziali peculiarità del territorio riberese: agricoltura, turismo, artigianato, commercio e servizi;
– le azioni che devono muovere le scelte dovranno avere una stretta connessione con le necessità della popolazione insediata, in termini di sviluppo economico e sociale;
– confermare il perimetro urbano, procedendo ad una integrazione funzionale e morfologica delle varie parti della città;
– procedere alla riorganizzazione delle parti di territorio destinate alle attività produttive nell’ambito dell’industri, artigianato e commercio, ricollocando o spostando eventuali comparti produttivi secondo logiche aderenti alle esigenze dei settori ed a quelle dell’armonico sviluppo territoriale;
– valorizzazione delle risorse ambientali della fascia costiera e non attraverso la determinazione di regole semplici che ne fissino i limiti di sfruttamento, salvaguardandone le specificità;
– tutelare il territorio agroforestale con investimenti che lo preservino dall’abbandono e dal conseguente degrado, recuperando i valori del paesaggio in congruenza con le necessità di sfruttamento agricolo e agrituristico;
– interconnettersi con la programmazione regionale e con le risorse dei territori del comprensorio riberese al fine di fare sistema nei vari ambiti agricolo, turistico, industriale, artigianale, commerciale e dei servizi. Perché tali buoni intenti possano realizzarsi è necessario attivarsi affinché siano presenti nella compilazione del progetto quelle professionalità esterne urbanistiche e multidisciplinari, fondamentali per dare ad uno strumento normativo così importante quelle caratterizzazioni necessarie a calibrarne la massima ottimalità. Gli atti del Convegno, contenenti le relazioni ed i contributi forniti in forma scritta dagli intervenuti, fanno parte integrante del presente documento e ne diventano manifesta volontà, condividendone ed approvandone i contenuti.