Prg di Sciacca, scende in campo l’ordine degli ingegneri

SCIACCA. Sulla importante vicenda del Piano Regolatore di Sciacca, sul quale sono intervenuti modifiche assai ristrettive da parte del Consiglio regionale urbanistica, oltre all’Ordine degli Architetti della provincia, oggi interviene anche l’Ordine degli Ingegneri.

In una nota, il presidente ing. Calogero Zicari, sottolinea alcune precisazioni:

· l’iter del PRG non può in alcuna maniera venire bloccato a causa della incompatibilità dell’Ufficio tecnico e del consiglio Comunale di Sciacca. La legislazione vigente dispone, infatti, che decorsi 30 giorni dalla trasmissione al Comune di Sciacca, il parere del CRU diventi definitivo, per il successivo passaggio di emissione del decreto di approvazione a firma dell’assessore competente;

· in atto, pur avendo partecipato, questo ordine, alle numerose riunioni avvenute con altri ordini e collegi professionali, ad oggi, ci si è limitati a mettere a disposizione la propria professionalità sia per la fase attuale che per eventuali fasi future che potranno prevedere varianti correttive al piano. Nello specifico, è sempre stato da noi auspicata la redazione di analisi concertate con gli altri ordini sulle problematiche inerenti il PRG. In atto, le citate analisi sono ad uno stato del tutto embrionale e non hanno dato alla luce alcun documento concordato;

· è opportuno specificare che punto di partenza irrinunciabile di qualunque analisi sono le osservazioni al Prg, redatte congiuntamente da tutti gli ordini e collegi operanti nel territorio di Sciacca, protocollato con numero 20247 in data 20/07/2015. Da una lettura veloce del parere del CRU si può affermare che i punti cruciali di quelle osservazioni, siano stati sostanzialmente accolti. Pertanto, qualunque analisi promossa dal comitato interprofessionale che andasse in senso avverso alle citate osservazioni non sarebbe da noi accolta. In particolare non possono essere condivise considerazioni relative alla nascita di nuove zone di espansione, comunque esse siano denominate, a meno che non derivino da precise pressioni demografiche in atto assenti nel territorio comunale di Sciacca;

· da una analisi degli strumenti legislativi vigenti appare singolare e priva di precedenti l’ipotesi di far commissariare sia l’UTC che il Consiglio Comunale di Sciacca, al fine di avanzare eventuali opposizioni o osservazioni alle schede redatte dal CRU. Ogni azione politica in tale direzione oltre che concertata, andrebbe attentamente soppesata, considerando le refluenze in termini di validità del PRG e delle tempistiche di approvazione che verrebbero inevitabilmente allungate;

· tutto ciò precisato, si ribadisce che questo Ordine rimane a disposizione delle istituzioni per ogni eventuale analisi tecnica del PRG come modificato dal CRU, in un’ottica di ampio respiro, al fine di approfondire aspetti specifici del piano, anche alla luce delle recenti innovazioni legislative che hanno interessato la Regione Siciliana ed il comune sentire in termini di consumo del suolo.

Nello specifico è nostra intenzione entrare nel merito degli aspetti più critici delle considerazioni avanzate, nelle quali ad esempio si riscontra la mancata presa d’atto del Piano Urbano di Mobilità Sostenibile. Strumento strategico di pianificazione di cui si è dotato la città di Sciacca e che non trova applicazione nell’approvando PRG.