PREZZO D’ASTA DELLE PISCINE MOLINELLI, PIU’ DEL DOPPIO DEL VALORE DI CONFERIMENTO
Nel 2005 il perito nominato dal Tribunale di Sciacca valutò le piscine Molinelli 1.4 milioni di euro.
Dopo 11 anni, chiuse e in stato di abbandono, l’Agenzia delle Entrate le valuta 3.0 milioni di euro
Di Filippo Cardinale
Nonostante gli anni di chiusura, l’abbandono, la mancanza di interventi manutentivi, la struttura delle piscine in vendita a 1,6 milioni di euro in più in appena 10 anni. Soldi che serviranno per pagare una parte dei debiti, quelli verso fornitori.
Alla fine, tutto è bene ciò che finisce bene. E se il bene ultimo deve essere il recupero e il rilancio delle nostre terme, allora diamo per buono tutto e attendiamo l’atteso momento dell’affidamento a privati e al rilancio della risorsa termale. Ma il bene ultimo non significa, certamente, far finta di niente, tapparsi gli occhi, gli orecchi, la bocca.
Abbiamo sostenuto una lunghissima campagna giornalistica segnalando tutte le incongruenze a partire dal 2005 fino ad oggi. Quelle incongruenze che hanno condotto alla chiusura delle terme. Tutto è passato sotto i ponti, come l’acqua dei fiumi che terminano la loro corsa al mare. Nessuna responsabilità è mai emersa. Neanche tra quella profumatissima dirigenza della Regione che ha adottato provvedimenti e assunto decisioni che lasciano parecchi dubbi. Non è mai emersa? Forse, non è mai stata cercata. Forse, il complesso e generico, quanto potente, velo della burocrazia si trincera dietro un inespugnabile muro. Anni, dal 1999, passati inutilmente infruttuosi.
Il 2005 segna lo spartiacque incredibile e si traccia il solco per mandare la neonata Terme di Sciacca Spa allo sbando. Non solo accoglie nel proprio bilancio i debiti dell’Azienda Autonoma delle Terme, ma nasce senza capitali. La Regione mette i beni indisponibili con l’usufrutto trentennale sui beni del suo ente pubblico economico, l’Azienda Autonoma delle Terme. Quest’ultima ancora in liquidazione. Perennemente.
I debiti si accumulano, anno dopo anno. Gli incassi sono molto al di sotto rispetto ai costi. Poi la decisione della chiusura, nel marzo 2015. E’ inutile perdere, chiudiamole. Nel 2010 doveva essere pubblicato il bando per l’affidamento delle strutture a privati. Un bando di evidenza internazionale. Bando che ancora è in attesa del parto. Si scopre, riunione dopo riunione, anno dopo anno, che la situazione, al contrario delle rassicurazioni di dirigenti regionali e politici, è più ingarbugliata che mai. E siccome non crediamo ai fantasmi, qualche dirigente avrà commesso certamente errori.
Ma andiamo ad oggi. Abbiamo scritto chilometri di pagine sulla storia delle terme, e oggi vogliamo essere sintetici. Scriviamo qualcosa sulla valutazione delle piscine Molinelli che andrà all’asta a novembre prossimo. Le piscine Molinelli sono state realizzate dall’Azienda Autonoma delle Terme, con fondi regionali, sul terreno che è demaniale, a suo tempo espropriato. Quando fu creata la nuova società per azioni, la Terme di Sciacca (fine 2014), furono conferiti debiti e immobili. Manco un euro di liquidità.
Per dare un valore al conferimento dei beni, il Tribunale di Sciacca, designò l’esperto nella persona del dottor Gaetano Aita, della Ria e Partners Spa, una società di alta specializzazione nelle valutazioni d’aziende. L’esperto consegnò una stima giurata del valore di utilizzo dei beni dell’Azienda Autonoma delle Terme di Sciacca al 31 dicembre 2004. Valutò anche le opere d’arte di proprietà dell’Azienda Autonoma delle Terme. Evidenziamo che la richiesta di una perizia secondo i crismi di un’ottima metodologia fu inoltrata al Presidente del Tribunale di Sciacca il 31 dicembre del 2003 dall’allora commissario straordinario dell’Azienda Autonoma delle Terme, dottor Giovanni Lupo. Fu il giudice delegato del Tribunale di Sciacca, dottoressa Giovanna Nozzetti, a procedere alla nomina dell’esperto individuato nella società Hlb Ria & Partners Spa (poi diventata Ria & Partners Spa).
Siamo in condizioni di darvi tutte le stime contenute nella perizia. Ma oggi ci soffermiamo sulle piscine Molinelli. L’esperto designato dal Tribunale adottò, per la stima, il metodo denominato “patrimoniale semplice”. Questa la motivazione: “dopo un’accurata analisi delle attività conferite e un’attenta considerazione del settore di mercato in cui l’azienda oggetto di valutazione opera e tenuto conto delle negative performance storiche reddituali dell’ente, si è tratto il convincimento che il criterio da adottare nel caso in esame non possa che essere quello cosiddetto “patrimoniale semplice”, che richiede la valorizzazione motivata e documentata degli elementi dell’attivo e del passivo”. Sulla scorta di tale analisi, la stima delle piscine Molinelli è stata di 1.487.190 euro. Più il terreno, che è demaniale e non cedibile quindi, pari a 420.000 euro.
In una recente relazione di stima dei beni immobili delle Terme di Sciacca, redatta dal dottor Carlo Turriciano, commissario liquidatore, viene riportata la stima delle piscine Molinelli in 1.400.000 euro, più il terreno pari a 500 mila euro, più 300.000 euro di impianti Enel insistenti sul terreno. Totale 2.200.000 euro. Il Commissario liquidatore della Terme di Sciacca Spa, nel procedere alla vendita del bene, cioè delle piscine, ha chiesto la valutazione dell’ufficio provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Agrigento che adotta il metodo del “costo di riproduzione deprezzato”. La stima dell’Agenzia delle Entrate, primavera 2016, è di 2.900.000 euro. Il prezzo a basta d’asta, nella gara di novembre, è di 3.000.000 euro.
A questo punto è bravissimo il liquidatore della Terme di Sciacca Spa che venderà le piscine Molinelli 1.600.000 euro in più rispetto al valore di conferimento e fa l’esclusivo interesse della società termale. Sarebbe stato “imprudente”, se avesse proposto al mercato ad un valore minore, anche se le piscine abbisognano di grossa manutenzione. Ma Turriciano si sta dimostrando un venditore fine.
Del resto, siamo certi che l’unica offerta che giungerà nella sede della Terme di Sciacca Spa sarà quella della Regione che acquisterà un bene della società della quale è l’unico socio, possedendo il 100% delle azioni.
Nessun privato offrirà 3.000.000 di euro per le piscine Molinelli. Una struttura all’aperto da sfruttare nel periodo estivo. Un investimento altissimo, rischiosissimo, la cui redditività potrà andare a pareggio tra qualche secolo.
Questi i ricavi delle piscine Molinelli dal 2006 al 2011:
2006 € 49.048,51
2007 € 47.899,13
2008 € 47.408,29
2009 € 43.676,95
2010 € 54.240,04
2011 € 56.622,05
Ma anche prima di questa data, le piscine Molinelli non consentivano, certamente, un reddito più elevato. Fate i conti con i costi del personale, etc. etc. Ve la sentite di comprare la struttura a 3.000.000 di euro?
Nel prossimo articolo, che uscirà tra qualche giorno, vi dimostriamo, numeri alla mano, come le terme abbiamo prodotto solo perdite, da sempre. Ciò non significa che non sono una risorsa per la città. Qui il discorso è più ampio e riguarda anche e soprattutto l’indotto e il tessuto socio-economico della città. Ma è bene che si abbia un’idea della nostra risorsa, e quanto urgente sia la necessità di chiudere al più presto la vicenda dell’affidamento a privati per un loro serio e concreto rilancio.