“Prevenzione Rosa”, iniziativa di Inner Wheel e Rotary sulla diagnostica del tumore al seno (fotogallery)
SCIACCA. La prevenzione, specie nel campo sanitario, è un metodo efficace per verificare lo stato di salute del nostro corpo. Un metodo, tuttavia, che sovente viene trascurato. Ieri sera, l’Inner Wheel Sciacca Terme, presieduto da Rosalba Zito, e il Rotary Club di Sciacca, presieduto da Baldo Ficani, nella sala del Circolo di Cultura di Sciacca, messa a disposizione dal presidente Pietro Ribecca, ha organizzato un interessante incontro sul tema della “Prevenzione Rosa”, finalizzato alla sensibilizzazione delle donne sull’importanza della prevenzione e della diagnostica precoce del tumore al seno.
Questa tipologia di tumore costituisce il 30% dei tumori che colpiscono le donne. A 48.000 donne ogni anno in Italia viene diagnosticata una neoplasia al seno e circa 700.000 donne convivono con la patologia in esame. Solo grazie alla implementazione di programmi di screening si potrà contenere la mortalità legata a questa malattia.
In tale contesto, i Presidenti dei due Club Service hanno organizzato il convegno coinvolgendo diversi esperti, moderati dalla vice presidente del Circolo Marilù Criscenti, i quali hanno affrontato la tematica da più punti di vista. Il radiologo, Luigi Adamo, ha illustrato le più innovative tecniche diagnostiche; l’oncologa Rosanna Aiello ha evidenziato come la pandemia ha ridotto in maniera significativa le attività di screening, manifestando l’urgenza di riprendere a pieno regime le azioni di prevenzione e di diagnosi precoce, ancora oggi le armi più efficaci per migliorare la sopravvivenza media delle donne colpite dalla malattia; la psicoterapeuta Maria Grazia Bonsignore, ha sottolineato come il trauma di una diagnosi di tumore possa essere elaborato anche in maniera costruttiva dalla paziente e dai suoi care-giver, fino a rappresentare una leva che consenta di affrontare con positività tutti i risvolti della vita.
Un ruolo importante in questo ambito viene svolto dalle associazioni di pazienti e volontarie, argomento esposto con forte coinvolgimento emotivo dalla presidente de “Il Filo della Vita”, Enza Marchica, che ha condiviso con la platea le diverse esperienze di aggregazione e di sostegno reciproco realizzate dalla sua organizzazione.
Il convegno ha raccolto la testimonianza diretta di una donna, Maria Navarra, che lotta con la malattia e che ha voluto condividere la sua storia di resilienza. Ha riferito di aver trovato la forza di reagire alla malattia e di essere riuscita a riorganizzare la propria vita con rinnovato vigore.
Dall’evento è emerso inequivocabilmente il messaggio che screening e diagnosi precoce sono un diritto inalienabile di ogni cittadina e che, altresì, ogni donna ha il dovere nei confronti di se stessa di aderire alle campagne di screening esistenti e di lasciarsi aiutare dalle associazioni di volontariato presenti nel territorio.