Prestito per Aica, arriva il via libera del consiglio comunale di Sciacca

SCIACCA. Il consiglio comunale di Sciacca ha approvato la delibera con la quale il Comune si impegna a versare ad Aica, il gestore del servizio idrico integrato nella nostra provincia, oltre un milione di euro quale quota del prestito erogato alcuni mesi fa dalla Regione.

La Regione nel 2021 all’avvio dell’attività di Aica, aveva stanziato 10 milioni di euro per dare un aiuto alla società che era in grosse difficoltà finanziarie e che cominciava con il solo capitale sociale di 10 mila euro. La Regione versa ai Comuni soci una cifra rapportata alla popolazione di ogni Comune, da restituire poi in cinque anni. Sono adesso 14 i Comuni che hanno approvato il piano di rientro del prestito e versano quindi queste somme nelle casse di Aica.

Ieri sera in aula, su 15 presenti, dopo un dibattito sereno in cui ognuno ha espresso le proprie valutazioni, hanno votato a favore in 8, gli altri 7 si sono astenuti. “Ci siamo astenuti per agevolare il percorso di approvazione della delibera pur avendo delle perplessità che abbiamo sempre esternato – ha detto Calogero Bono – per noi la forma di gestione migliore del servizio idrico non è quella intrapresa, sulla questione acqua ci saranno altre occasioni di confronto”.

In provincia di Agrigento ha approvato il prestito lo scorso gennaio il Comune di Agrigento, non lo ha approvato il Comune di Licata che lo ritiene illegittimo perchè rischia di provocare danni al bilancio dei Comuni. Critiche anche da diverse associazioni che sono convinte, come ha detto ieri sera anche qualche consigliere comunale di Sciacca, che Aica per la sua situazione finanziaria, non sarà in grado di restituire le somme erogate ai Comuni, i quali a loro volta si vedrebbero ridotti i trasferimenti regionali.

Oltre a Bono, si sono astenuti i consiglieri Bellanca, Bivona, La Barbera, Mandracchia, Messina e Santangelo. Gli 8 consiglieri che hanno votato a favore sono stati Ambrogio, Leonte Ruffo, Certa, Curreri, Modica, Catanzaro e Campione.

Giuseppe Recca