Prestito del Comune ad AICA: stasera consiglio comunale. Gatta da pelare per i consiglieri col rischio per le casse comunali

SCIACCA- Stasera si volge il Consiglio comunale che contiene, tra gli altri, il punto relativo “all’approvazione del piano finanziario e azioni per il passaggio della gestione del servizio idrico integrato nell’ambito territoriale di Agrigento”.

Si tratta di quel prestito concesso di 10 milioni di euro dalla Regione per dare “una spinta” all’AICA, il gestore pubblico- con partecipazione dei Comuni- del servizio idrico integrato nella nostra provincia. Un prestito per cinque anni (con gli interessi) che ha avuto vita difficile e che presenta forti criticità. E’ ogni singolo Comune a impegnarsi finanziariamente rispondendo, per quota, in caso in cui AICA non è in grado di restituire i soldi. La quota del Comune di Sciacca è di poco superiore al milione di euro.

La conseguenza è che se l’AICA non paga saranno i Comuni a risponderne nei confronti della Regione, la quale tratterrà la quota dai trasferimenti della stessa verso i Comuni. Il rischio serio è che il Comune dovrà tagliare fondi per servizi alla collettività.

Ma c’è di più. L’AICA è in cattive acque, e questo è noto. Dopo il primo semestre di vita ha accumulato già un passivo di 1.5 milioni di euro. Non è dato sapere qual è la situazione finanziaria ad oggi anche perché il gestore pubblico non ha diffuso la rendicontazione semestrale.

A complicare la vicenda è una durissima corrispondenza tra AICA e la potente associazione di consumatori Konsumer. Di quest’ultima pubblichiamo la lettera del 30 settembre scorso inviata al Presidente del Consiglio di Amministrazione di AICA, Gerardino Castaldi.

Tra i passaggi allarmanti c’é il punto 2 di pagina 1 in cui AICA evidenzia che “non può più in atto garantire la prosecuzione del servizio pubblico in assenza di prospettive certe alla conclusione del contratto di affitto dei Rami di Azienda ed alla definizione di un percorso di uscita condiviso con l’Ente di governo d’Ambito, per quanto di interesse e competenza”. 

Si ricorda che la scadenza del contratto è al 31 ottobre prossimo.

Non meno allarmante è quanto comunica il Giudice Delegato all’AICA riportato al punto b della pagina 2 e cioè che il Giudice Delegato per la procedura fallimentare delle Società Girgenti Acque e Hydortecne con provvedimento dell’8 settembre ha determinato: “rilevato che al fine di valutare una proposta formulata da AICA è necessario che pervenga agli organi fallimentari una formale proposta di acquisizione in cui si specifichino i tempi di versamento del prezzo e le eventuali garanzie offerte”. 

Tra l’altro nella lettera di Konsumer si fa riferimento che il Giudice Delegato “non autorizza un ulteriore rinnovo locativo rispetto a quello già autorizzato sino al 31 ottobre 2022”. 

Lasciamo ai lettori la lettura completa della 4 pagine di Konsumer inviate ad AICA in modo tale che possa autonomamente capire quale situazione AICA vive.

Compito arduo è quello di stasera per i consiglieri comunali del nostro Civico consesso. Come fanno ad approvare un prestito, quindi ad indebitarsi, rispetta ad una situazione societaria dell’AICA che non solo è poco chiara ma che presenta, anche, grossi rischi. E’ come puntare soldi su un cavallo che ha le gambe che non si reggono.

Filippo Cardinale