PRESTIGIOSO RICONOSCIMENTO PER IL TEAM DI ACCESSI VASCOLARI DELL’OSPEDALE DI CANICATTÌ

Unico Team siciliano ad aver presentato al Congresso Nazionale della Società Italiana  di Accessi Vascolari (IVAS) tenutosi a Milano il 24-25 Maggio  uno studio scientifico che attesta il raggiungimento dell’obiettivo del programma regionale Siciliano  “Targeting  Zero  Infezioni”

Al congresso , il lavoro scientifico  presentato dal Team di Accessi Vascolari dell’ospedale Barone Lombardo di Canicattì composto dagli Anestesisti  dottoressa Vera Ruffo e  dottor Mauro Granata e dagli infermieri specialist   Onofrio Sanfilippo, Pietro Napoli e Sebastiano Zummo,  ha riscosso in sede congressuale  un grande apprezzamento dagli addetti ai lavori,  sia per essere stato  l’unico Team Siciliano a presentare uno studio clinico sull’azzeramento delle infezioni  correlate al posizionamento dei PICC  (Cateteri venosi centrali ad inserzione periferica) nei pazienti oncologici in trattamento chemioterapico,  sia per il raggiungimento dell’obiettivo regionale “Targeting Zero infezioni” con un tempo medio di permanenza di tali dispositivi nei 300 pazienti trattati da settembre 2016 ad aprile 2018 di nove mesi.

“L’essere riconosciuti a livello Nazionale  – ha dichiarato il  dottor Mauro Granata referente Aziendale ASP AG del Programma Regionale per l’azzeramento delle infezioni C.V.C correlate e ideatore del Progetto Aziendale “Ambulatorio Di Accessi Vascolari”- rappresenta una grande soddisfazione per il lavoro svolto dal Team avendo raggiunto l’obiettivo Zero Infezioni ed è la prova che i professionisti coinvolti hanno agito con responsabilità.”

L’ambulatorio di Accessi Vascolari del P.O. di Canicattì con il relativo Team  ufficialmente istituito con  la deliberazione n. 84 del 24 gennaio u.s. si occupa della totale presa in carico del paziente che necessita il posizionamento di un catetere vascolare per infusioni che richiedono un accesso venoso centrale.

I cateteri vascolari impiantati  PICC – Midline (Cateteri Venosi Centrali inseriti perifericamente), e i sistemi Port consentono la somministrazione della terapia endovenosa a pazienti con “scarso letto venoso” o che debbano assumere farmaci irritanti.

“ La salvaguardia del letto venoso del paziente insieme alla sua presa in carico per l’esecuzione delle terapie prescritte, punta a una visione di maggiore ampiezza temporale passando ad una modalità di utilizzo  basata sull’intero percorso assistenziale e sulla necessità di conservare/tutelare l’insieme dei bisogni della persona assistita, migliorando così   l’accessibilità   e  la  fruibilità   da parte   degli  utenti del Servizio  Sanitario  alle prestazioni   di    assistenza    primaria     ad   esse   collegate  e     garantendo    una  maggiore    sicurezza   per   il   paziente     durante    il   trattamento  e   una    maggiore  autonomia  per   i   familiari .”

L’ambulatorio è dotato delle tecnologie più avanzate concernenti la procedura d’impianto e il corretto posizionamento dei  cateteri vascolari  ed inoltre si occupa della gestione degli  stessi al fine di evitare e/o ridurre complicanze infettive e meccaniche. L’Ambulatorio è inserito nella rete PICC Italiana (www.retepicc.it) per l’inserimento e la gestione dei cateteri venosi centrali ad inserzione periferica (PICC) e centrale (PORT)

“Un ringraziamento-  continua  il dottor Granata- va formulato al Commissario dell’ASP di Agrigento ingegnere Gervasio Venuti e al Direttore sanitario professor Silvio Lo Bosco,    che  hanno creduto  e mostrato grande sensibilità nel progetto “Targeting Zero Ambulatorio Accessi  Vascolari” permettendo  di poter svolgere il nostro operato nel miglior modo possibile  finalizzato al raggiungimento dell’obiettivo Zro Infezioni.”