“PRESIDENTE MATTARELLA, AIUTACI TU”

 

Una lettera aperta e un dossier al presidente della Repubblica Sergio Matterella che domani pomeriggio sarà ad Agrigento.

L’iniziativa è della Cgil che ha voluto illustrare le maggiori criticità di un territorio che ha bisogno di aiuto. Il segretario provinciale Massimo Raso ha evidenziato le maggiori criticità di una provincia stabilmente sempre nelle ultime 10 posizioni tra tutte le province italiane, ma anche le tante risorse, alcune delle quali inespresse.

Ed ha parlato di una provincia povera, con pensionati poveri visto che delle circa 150.000 pensioni gestite dall’INPS oltre 90.000 sono inferiori a 500 euro, con tassi di disoccupazione più alti della media regionale e quasi doppi di quello del resto del Paese, con un apparato industriale inesistente e che ogni giorno perde un pezzo e con una situazione infrastrutturale del tutto insufficiente.

La Cgil sottolinea che, pur tra mille problemi, Agrigento è la provincia con un patrimonio storico archeologico tra i più importanti del mondo, ma anche con centri storici di rilievo, da Sciacca a Sambuca,  con eccellenze nell’agricoltura, nell’eno-gastronomia: dalle “Arance di Ribera” al “Cantalupo” di Licata, dai Formaggi della Zona Montana ai Vini di qualità, fino al pesce di Sciacca, una terra che che ha dato i natali a Pirandello, Sciascia, Tomasi di Lampedusa, Russello e Camilleri, e che ha capito che, anche  su questo, può far leva per il proprio rilancio, ma anche la provincia dell’artigianato artistico, delle ceramica di Sciacca e di Burgio, del corallo, delle Terme di Sciacca (chiuse colpevolmente da 3 anni!) , la provincia che ha 120 Km di costa ed ospita alcuni siti di interesse comunitario e riserve naturalistiche come l’isola di Lampedusa.

La Cgil fa poi riferimento al progetto della “chiusura dell’anello autostradale” da Castelvetrano a Gela, alla questione del “dragaggio” del porto di Porto Empedocle, all’esigenza di lanciare un grande e straordinario piano di manutenzione urbana ed ambientale, ad affrontare seriamente il problema dell’acqua e rafforzare i presìdi di legalità ad ogni livello esistenti affrontando con determinazione il problema degli organici delle Forze dell’Ordine e della Magistratura che debbono fronteggiare la doppia sfida di un sistema criminale e mafioso. “Problemi – dice Raso – che chiamano in causa il governo regionale e nazionale, ma per la soluzione dei quali auspichiamo un autorevole intervento del Presidente della Repubblica”.

“L’unica possibilità di uscire dalla crisi – scrive Raso a Mattarella – è quella di puntare sulle nostre risorse, ma per farlo serve una svolta che non può essere quella dell’annuncio del “Patto per la Sicilia” che a distanza di mesi non ha visto avviare alcun cantiere”.

L’auspicio del sindacato è che la visita del presidente Mattarella possa segnare un cambiamento reale come era avvenuto con il Presidente Ciampi e con l’avvio della stagione dei “patti territoriali.