Premio Tomasi di Lampedusa a una scrittrice russa

La scrittrice e giornalista Guzel’ Jachina con il romanzo d’esordio “Zuleika apre gli occhi” (Salani) è la vincitrice della diciassettesima edizione del Premio letterario internazionale Giuseppe Tomasi di Lampedusa. A decretarne la vittoria la giuria composta da Gioacchino Lanza Tomasi (presidente), Salvatore Silvano Nigro, Giorgio Ficara, Mercedes Monmany e Salvatore Ferlita.

Un Premio anomalo, quello di quest’anno, dove salterà la cerimonia di premiazione. L’incontro tra l’autrice e il pubblico, previsto nel mese di agosto in piazza Matteotti a Santa Margherita di Belìce, non si potrà tenere a causa della pandemia legata al Covid-19.

Guzel’ Jachina è nata a Kazan’, nel Tartarstan, nel 1977. E’ giornalista, scrittrice e sceneggiatrice. “Un romanzo preso come un esempio della possibile sopravvivenza umana a ogni condizione se pur disperata – dice il presidente della giuria, Gioacchino Lanza Tomasi – . Non è un libro politico, ma è storia del cammino verso l’emancipazione di una donna”.

Purtroppo, per le note questioni sanitarie, quest’anno il Premio non potrà avere il pubblico delle passate edizioni – dice Franco Valenti, sindaco di Santa Margherita di Belìce. Un pubblico che ci ha sempre seguito, specialmente durante la cerimonia di consegna, con passione ed interesse. Speriamo che la talentuosa scrittrice possa essere con noi l’anno prossimo, la sua presenza sarebbe importante per ampliare il nostro orizzonte culturale così come è accaduto negli anni con i vincitori delle precedenti edizioni. Perché ormai il Premio è diventato patrimonio di tutti noi”.