PRECARI, I COMUNI NON SONO PIU’ IN GRADO DI GARANTIRE LA PROSECUZIONE DEI CONTRATTI. IERI RIUNIONE A RIBERA
Riunione a Ribera di 26 sindaci dell’agrigentino per discutere sulla grave vicenda relativa al personale precario degli enti locali. Nel corso dell’incontro si sono esaminate le criticità di una eventuale istituzione di un’Agenzia di somministrazione di lavoro e si è esaminata anche la proposta esposta dal segretario generale del Comune di Ribera, Leonardo Misuraca.
Una proposta che “nel silenzio del Governo e Parlamento regionale rappresenta il contributo concreto con cui i sindaci dell’agrigentino testimoniano il loro impegno al fine della soluzione di una questione strategica e prioritaria per gli enti locali siciliani”, è scritto in una nota.
L’allarme è forte, insieme alla preoccupazione. E i sindaci accusano Governo e Parlamento regionali e rivolgono l’ultimatum: “Se non si interviene immediatamente i Comuni non saranno nelle condizioni di garantire la prosecuzione dei rapporti in essere”.
I 26 sindaci chiedono un immediato confronto con le sedi istituzionali competenti e specificamente con la Commissione Lavoro all’Ars e la Cabina di sindaci, regia istituita dal Governo Regionale.
I rappresentanti dei comuni di Agrigento, Caltabellotta, Casteltermini, Aragona, Burgio, Cianciana, Alessandria della Rocca, Castrofilippo, Calamonaci, Cammarata, Grotte, Ribera, Lucca Sicula, Sciacca, Naro, Santa Margherita Belice,Montallegro, Ioppolo Giancaxio, Menfi, Porto Empedocle, Montevago, Siculiana, Realmonte, Racalmuto, Sambuca di Sicilia, Villafranca Sicula hanno dato mandato alla collega sindaco onorevole Margherita La Rocca di richiedere un’audizione presso la Commissione Lavoro congiuntamente agli esponenti del Governo Regionale al fine affrontare il tema anzidetto.
Successivamente hanno confermato anche l’adesione a tale iniziativa i Sindaci dei Comuni di: Ravanusa, San Biagio Platani, Santo Stefano, Campobello di Licata, Licata Comitini, Palma di Montechiaro e Santa Elisabetta.