Porto Palo, restauro della “Promenade Meditativa” vandalizzata
Il recupero è stato voluto dai “Volontari Citazionisti Visionari”. Metaforicamente e simbolicamente, ma anche realisticamente, si è voluto rispondere a un episodio di vandalismo con un autentico momento di poesia
Si è svolta ieri a mezzanotte alla presenza dell’Arciprete Don Alessandro Di Fede, dei rappresentanti dei Carabinieri e della Polizia Urbana, dell’Amministrazione e del Consiglio, la cerimonia per il ripristino delle assi vandalizzate.
Nel ben mezzo della passeggiata del sabato sera, scandendo le parole per scelta senza microfono, fra l’alto volume della musica proveniente da diversi locali, con la sola luce soffusa della notte, in orario di punta, pressappoco lo stesso in cui, solo una settimana prima venivano divelte, il sindaco Vito Clemente ha ricollocato al loro posto le assi restaurate dai “Volontari Citazionisti Visionari”.
Bellissimi a tal proposito i versi citati da Padre Alessandro sulla risposta che sia sempre di pace a qualunque dimostrazione di guerra, affinché gli impulsi di distruzione si trasformino, sull’esempio ricevuto, in attestazioni di pace e di costruzione.
Metaforicamente e simbolicamente, ma anche realisticamente, si è voluto rispondere a un episodio di vandalismo con un estemporaneo ma autentico momento di poesia: la bellezza è tale anche perché sa essere più forte di ciò che la avversa.
Per questo, Paola Signorile Greco e Maria Rizzo hanno letto per intero rispettivamente le poesie “Non si riposa il mare” di Maria Luisa Spaziani e “S’ode ancora il mare” di Salvatore Quasimodo; sono tratte da queste infatti le citazioni scritte sulle assi divelte.
È di Salemi il poeta prof. Gioacchino Di Bella che ha letto la poesia scritta da lui di getto quando ha appreso tramite social dei fatti avvenuti a Porto Palo nella notte del 22 giugno.
Maria Rizzo ha poi letto il post scritto da Mariangela Clemente e che ha ispirato la trasformazione di una semplice riparazione in una sorta, a sua volta, di citazione, ovvero nell’omaggio alla tecnica giapponese del kintsugi.
La filosofia di pensiero che la sottende consiste nell’evidenziare -non nel mimetizzare- la rimarginazione e la linea di sutura, perché ritiene che le ferite subite facciano parte della storia delle cose, come delle persone, e che le rendano ciò che oggi sono e più di quello che prima erano.
Le assi restaurate, mostrando per tal motivo i segni e la storia del danno subito, sono così tornate al loro posto “più belle di prima”.
Al termine, il Sindaco Clemente ha raggiunto i locali maggiormente caratterizzati dalla movida giovanile e, interrompendo brevemente la musica, ha augurato ai presenti una serata e una estate di autentico e sano divertimento, raccontando in sintesi il dispiacere provato domenica scorsa ma principalmente la fiducia che ciò non avvenga più.
I Volontari Citazionisti. Visionari, hanno infine regalato le bellissime miniature delle istallazioni di “Versi di mare fra i miei passi” a coloro che hanno donato durante la serata note di poesia, visioni, bellezza e sogno.