Porto Empedocle, arrivo di migranti. Protesta il sindaco contro la scelta della Prefettura
PORTO EMPEDOCLE. È caos a Porto Empedocle. Ieri sono arrivati più di 900 migranti: i primi 760 a bordo della nave-quarantena Rhapsody, altri 150 con il traghetto di linea “Sansovino”. Non ci sta il sindaco di Porto Empedocle Ida Carmina che ha protestato recandosi al porto per bloccare il trasferimento dei migranti nella tensostruttura, il luogo scelto dalla questura per 150 migranti, in attesa del trasferimento in altre strutture.
“Adesso basta – ha detto irata Ida Carmina nella notte – i migranti non dovevano sbarcare a Porto Empedocle, invece vanno a piedi in una tensostruttura che è stata chiusa perché inagibile. Sentirò il ministro degli Interni, perché ci avevano detto che sarebbe stata chiusa per sempre”.
Il sindaco ha provato a bloccare, invano, i trasferimenti che sono continuati per tutta la notte dopo la decisione della questura, arrivata dopo 10 ore dall’arrivo della nave Rhapsody a Porto Empedocle.
Ida Carmina è arrabbiata anche per la decisione di rilasciare circa 500 migranti che hanno già effettuato la quarantena: a loro infatti verrà dato il foglio di via per lasciare l’Italia entro 5 giorni dall’approdo. Altri migranti, 260, verranno trasferiti con i diversi mezzi in vari centri di accoglienza italiani. Dopo lo svuotamento, intanto, la Rhapsody tornerà a Lampedusa per accogliere gli altri migranti presenti nell’hotspot dell’isola che dopo gli ultimi sbarchi ha raggiunto anche le 1200 unità.
Intanto è quasi concluso lo sbarco dei circa 500 migranti che hanno concluso la sorveglianza sanitaria sulla nave quarantena Rhapsody che da ieri è ancorata a Porto Empedocle. I migranti, con l’ordine del questore di Agrigento di lasciare entro 5 giorni il territorio italiano, a piedi, per i mezzi verso Agrigento dove, fra la stazione ferroviaria e il terminal degli autobus interurbani, sono tutti in attesa di prendere i primi mezzi disponibili per raggiungere il nord. La maggior parte di loro vuole raggiungere la Francia per ritrovare i familiari che si sono trasferiti da tempo.