PORTO E DEGRADO, COSI’ SI VANIFICANO LE BONIFICHE E LE AZIONI DEI VOLONTARI (fotogallery)
Il ritmo con cui si fa strage ambientale al porto è di gran lunga superiore a quello con cui il Comune effettua le bonifiche. Inoltre, il degrado continuo e costante rende vano gli sforzi compiuti dalle associazioni e cittadini che volontariamente effettuano pulizie al fine di rendere la zona portuale più decorosa. Anche in funzione del fatto che tale zona è meta anche dei turisti ed è una tappa del pulmino turistico scoperto. Rende vano, ovviamente, anche gli interventi di rimozione e bonifica da parte del Comune. Fermo restando che l’area portuale è di competenza del demanio marittimo.
Rifiuti di ogni genere sono abbandonati vicino l’isola ecologica che continua a rimanere chiusa. Ma i rifiuti vengono accumulati anche lungo le banchine di ormeggio dei pescherecci.
C’è di tutto e di più. Dalle reti alle funi, dai fusti di olio alle cassette piene di resti di gamberi, dai materassi al trenino giocattolo di plastica rigida.
Per quanto riguarda i rifiuti speciali, quelli generati dai pescherecci e che consistono in reti e funi, ancora rimane chiusa l’apposita isola ecologia realizza già da qualche anno. In tal caso non si tratta di “inciviltà” ma di un dato oggettivo: i pescherecci non sono messi nelle condizioni di depositare in appositi spazi tali rifiuti. Come, del resto, non hanno possibilità di depositare i fusti vuoti di olio e che, comunque, al loro interno ci sono sempre residui di olio esausto.
Da considerare che è esigenza dei pescherecci deporre la frazione di umido che si genera a bordo. Non ci sono più i cassonetti, ma non è stata proposta un’alternativa.
Poi c’è l’inciviltà di coloro che senza pietà e rispetto per il decoro della città la violentano gettando nella zona portuale di tutto: materassi, giocattoli, e ogni genere di rifiuto. Questi andrebbero combattuti con appositi controlli anche usando la tecnologia, cioè le telecamere, e colpendo in modo efficace: le multe.
La situazione non muta se non la si affronta definitivamente e con determinazione, ma soprattutto attivando l’isola ecologica e mettendo a disposizione dei pescherecci ciò di cui necessitano per smaltire i rifiuti. Senza dimenticare che per gli incivili è necessario l’azione deterrente con videocamere e multe.
Filippo Cardinale