Porto di Sciacca nel l’Autorità di Sistema Portuale. Il 14 febbraio in città Pasqualino Monti
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Dovrà spiegare le opportunità di sviluppo che ci potranno essere per l’area portuale di Sciacca, fino ad oggi impiegata in gran parte per le attività commerciali di pesca, mai sviluppatasi in maniera concreto
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SCIACCA. Il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del mare della Sicilia occidentale, Pasqualino Monti, sarà in città il prossimo 14 febbraio. Si tratta di un primo confronto con l’amministrazione e il consiglio comunale dopo la firma dell’intesa, avvenuta lo scorso dicembre, che consegna le aree demaniali del porto di Sciacca all’ente che dal 2017 si occupa di sviluppare i traffici portuali e le attività connesse attraverso una strategia di sviluppo funzionale e competitivo in grado di soddisfare le nuove esigenze del ciclo trasportistico e rispondere alle richieste del mercato e alle sue rapide trasformazioni. Il porto di Sciacca si è così aggiunto alla giurisdizione Sicilia occidentale che già ingloba i porti di Palermo, Termini Imerese, Trapani, Porto Empedocle, Licata e Gela.
L’iniziativa è stata promossa dal presidente del consiglio comunale Ignazio Messina. Il presidente dovrà spiegare le opportunità di sviluppo che ci potranno essere per l’area portuale di Sciacca, fino ad oggi impiegata in gran parte per le attività commerciali di pesca, mai sviluppatasi in maniera concreto. Monti all’epoca dell’intesa riferì che da parte dell’Autorità ci sarà un impegno concreto per riqualificare e a condividere con il mercato i nuovi spazi in modo da regalare all’intero Sistema nuove opportunità di crescita. Nel porto di Sciacca cinque anni fa cominciarono lavori di ampliamento che da due anni sono sospesi. Il potenziamento dello scalo marittimo si è bruscamente interrotto a causa di un contenzioso con l’impresa che eseguiva i lavori. Solo pochi mesi fa la Regione ha disposto un nuovo finanziamento che permetterà la conclusione dell’opera. Si tratta di un intervento di ammodernamento che prevede la realizzazione del tratto terminale della banchina di riva nord, fino alla radice del molo di ponente, compresi i piazzali retrostanti e le opere d’alaggio.