PONTE VERDURA, VERTICE: VOCE GROSSA DEL PREFETTO. L’ENEL SMENTISCE L’ANAS E DIMOSTRA DI NON AVER APERTO LE PARATIE
Imposto il silenzio. Di notte l’Anas deve trovare una soluzione che sottoporrà in mattinata al Prefetto
Il tavolo tecnico in Prefettura si è contraddistinto per la tensione, ma anche per la voce grossa del Prefetto. Il rappresentante del Governo ha chiesto lumi, con determinazione, all’Anas. La società stradale, ad un certo punto della riunione, ha chiesto mezz’ora di “riflessione”. Non si comprende il motivo rispetto ad una soluzione, quella dei tubi Armco, che non è compatibile con le condizioni meteo invernali e con la pioggia insistente che ha già distrutto gli argini provvisori fatti edificare dall’Anas per deviare l’albero del fiume.
Pare che l’Anas nel corso della notte elaborerà una soluzione che sarà comunicata domattina al Prefetto. Successivamente sarà lo stesso Prefetto a comunicarla ai sindaci.
Parrebbe, anche, che l’Enel, tirata in ballo dall’Anas, per aver immesso acqua dalle dighe nell’alveo del fiume, avrebbe smentito con documenti alla mano quanto affermato dalla società stradale. La società elettrica avrebbe dimostrato che nella notte scora non avrebbe aperto le paratie della diga per scaricare acqua nel fiume. Dunque, l’esondazione sarebbe stata dovuta solo alle copiose piogge. Esondazione che ha rotto per la seconda avvolta consecutiva, e in pochi giorni, gli argini ereti per deviare l’albero del fiume in modo tale da consentire i lavori nella parte crollata del ponte.
Sarebbe opportuno, giunti a questo punto, e a 40 giorni dal crollo del ponte del Verdura, che la Prettura spiegasse alla popolazione, ferita e tormentata da gravissimi disagi, anche economici, ciò che sta realmente accadendo. La popolazione attende dalla Prettura chiarezza su tutta la vicenda. È un modo per incoraggiare la gente a guardare con fiducia le Istituzioni.
I partecipanti alla riunione hanno avuto imposto il silenzio. Certamente nel corso della riunione sono emersi fatti tali da non ritenere opportuno rendere pubblici. Si faccia chiarezza, la popolazione ha il diritto di sapere. Forse ancora oggi non si è pesato bene l’esasperazione dei cittadini.