PONTE VERDURA: RICEVUTA LA GRAZIA, GABBATO LO SANTO?
Dopo 50 giorni, è stato riaperta mezza corsia del piccolo viadotto del Verdura. Nessuna soluzione Armo, o Bailey. Nulla di questo. Una semplice prova di carico e via al traffico, seppure limitato ad un massimo di 19,5 tonnellate.
Ci sono voluti 50 giorni, la costituzione di un Comitato “No Ponte No Voto”, l’occupazione dei consiglieri comunali riberesi dell’aula consiliare (A Sciacca nulla di tutto questo, come se non avesse subito danni la nostra Città, le nostre imprese, i nostri pendolari).
Un nostro lettore, ci ha invitato a non abbassare la guardia. Ci ha inviato una lettera che pubblichiamo e che serva da stimolo a quanti non vogliono gabbare lo santo, ricevuta la grazia .
Caro Direttore, la riapertura del ponte con il senso unico alternato a 49 giorni dal crollo non è un’assurdità, è una presa in giro per la collettività! scrive il nostro lettore.
Potevano pensarci il due febbraio – continua- a fare le verifiche che hanno portato alla riapertura di ieri. Abbiamo fatto un passo avanti , non sappiamo quando questa querelle sarà risolta, ma da doman , ne sono certo, gli “indignati” del Ponte Verdura andranno in letargo! Ora si passa! Ma siamo sicuri che nessuno ha delle responsabilità sulla tardiva decisione, sui soldi spesi nella “trazzera” Scirinda o nella deviazione per Villafranca-Calamonaci? Siamo sicuri che vogliamo, ancora una volta , essere trattati da idioti che si accontentano, dopo aver subito il danno economico, fisico e psicologico (pendolari e imprenditori in primis) di tale risultato?
Non e’ piu’ tempo di tirare a campare ! Qualcuno , a mio avviso, deve pagare per i danni arrecati alla collettività e per il danno all’erario.
Le chiedo di dare voce direttore, attraverso il tuo giornale, a questa mia proposta di denuncia pubblica da formalizzare presso la Procura della Repubblica di Sciacca affinchè in futuro non abbiano a ripetersi fatti di tali gravità, peraltro, ancora senza soluzioni e date certe.
Un caro saluto.
Per completezza di informazione: è stata depositata, con oltre 3.000 firme di cittadini, un esposto ben articolato alla Procura della Repubblica.