PONTE VERDURA, PARLANO GRUPPI OPPOSIZIONE DI SCIACCA: “DEFENESTRARE I RESPONSABILI DI QUESTA SITUAZIONE”
I Gruppi Consiliari di Opposizione di Sciacca, alla luce del comunicato stampa dell’Anas del 18 marzo 2013 dove si annuncia la riapertura per il fine settimana del ponte Verdura a senso unico alternato, relativo al tratto del viadotto in cemento armato, manifestano le proprie perplessità su come è stata gestita la vicenda fin dal suo inizio.
I danni alle aziende alle attività produttive sono incalcolabili – scrivono – per non parlare del danno di immagine che rischia di mortificare decenni di affannosa costruzione di concrete potenzialità di sviluppo turistico. I gruppi politici affermano che faranno di tutto affinché venga fatta piena luce sulle “inefficienze sui silenzi e sulle tante incongruità che hanno caratterizzato queste lunghe settimane”.
Ritengono che l’intera vicenda sia stata gestita dall’ANAS in maniera approssimativa e con soluzioni tecniche molto discutibili, così come ci lascia basiti la tempistica di intervento e la mancanza di concertazione con il territori
“Non si comprende – si legge – come tecnici accorti e competenti non abbiano tenuto nel debito conto il fatto che soluzioni tecniche, quali quelle adottate, siano difficilmente realizzabili nei mesi più piovosi dell’anno. Ci chiediamo, inoltre, come mai l’ANAS si sia così intestardita nel perseguire unicamente questa soluzione, rivelatasi fallimentare quanto meno nella tempistica, rimanendo totalmente sorda ai contributi alle soluzioni alternative offerte da tecnici autorevoli del territorio”. Alla luce di ciò i gruppi consiliari di opposizione del consiglio comunale di Sciacca, non accettano l’idea che la semplice riapertura parziale del ponte possa autorizzare qualcuno dei responsabili a ritenersi esonerato dal dover rispondere delle proprie inadempienze; al contrario ritengono indispensabile un’ulteriore riflessione su quanto accaduto che porti, laddove se ne ravvisi la necessità, alla – scrivono – “defenestrazione ed all’esautorazione dei soggetti responsabili di questo stato di cose”.