PONTE VERDURA, COMITATO PONTE: “I CENTO GIORNI CHE SCONVOLSERO IL TERRITORIO”
Alla riapertura del ponte del Verdura, fa eco una considerazione del Comitato “No Ponte, No voto”. Una nota che traccia il bilancio dei 100 giorni che scolnvolsero il territorio, con disagi ingenti.
“2 febbraio 2013 – 13 maggio 2013 100 giorni ci sono voluti per riaprire il Ponte al transito ordinario. 100 giorni di sofferenze, di lotte, di liti, di denunce. 100 giorni passati a monitorare, fotografare, filmare, documentare i ritardi, le inefficienze, le deficienze. 100 giorni trascorsi a dover replicare a chi – stregato da un ruolo che dovrebbe conquistare ogni giorno e non, invece, una tantum – si è sentito leso nelle prerogative che non sono proprie ma, in realtà, solo delegate”.
La nota del Comitato continua: “100 giorni di amarezze e soddisfazioni. 100 giorni che hanno visto qualche sprovveduto definirci come “pseudo comitato” o come “autoproclamati capi popolo”, senza considerare che eravamo stati legittimati da 4000 iscrizioni al Gruppo Facebook e, soprattutto, da 3350 firme a sostegno dell’esposto-denuncia presentato. 100 giorni che hanno consegnato al nostro Territorio, però, una nuova consapevolezza, un nuovo ardore, una nuova partecipazione, un nuovo senso di democrazia, un nuovo concetto di libertà. 100 giorni che hanno fatto nascere nuove amicizie e rinsaldato le vecchie. 100 GIORNI”.
“Oggi si conclude l’esperienza straordinaria e, forse, irripetibile di “ NO PONTE ? NO VOTO! ” per la quale mi sia consentito ringraziare tutti, tutti, tutti ed in particolare (permettetemelo) Lillo Manto, Pietro Montalbano e Pasquale Vinci, che con me hanno amministrato il Gruppo, e Luca Borsellino che ne è stato uno dei principali artefici. Si conclude l’avventura di “ NO PONTE ? NO VOTO! ” ma non può andare disperso il bagaglio di esperienze, di conoscenze, di consapevolezze che in questi 100 giorni abbiamo acquisito. Non possono andare deluse le aspettative dei tanti che in questo Gruppo, nato quasi per gioco, hanno avuto finalmente la possibilità di esprimere il loro pensiero. Da più parti ci è arrivata la richiesta di trasformare questo nostro Gruppo in una Associazione che possa occuparsi dei tanti, troppi problemi che giornalmente riguardano il nostro territorio”.
Poi la nota conclude: “Si apre, dunque, una fase nuova. Nasce l’Associazione “IL PONTE”, organismo libero, indipendente ed apartitico di liberi cittadini. Nasce per rendere le istituzioni sensibili alle sollecitazioni e aspettative della collettività e per realizzare uno strumento aperto di auto-organizzazione nella società civile e consentire la partecipazione alla vita politica e sociale dei cittadini che non si riconoscono, parzialmente o interamente, nelle forme partitiche esistenti e che intendono dare priorità a temi quali: trasparenza, partecipazione, solidarietà, sviluppo sostenibile. “IL PONTE” va costruito da tutti perché si possa sperare in un futuro migliore per noi e per i nostri figl”i.