POLIZIA MUNICIPALE RIDOTTA AL LUMICINO. I SALTI MORTALI DI UN SETTORE CHE DEVE GARANTIRE SERVIZI A 42 MILA CITTADINI

La Polizia Municipale non spesso si ama, almeno quando sul parabrezza si trova la multa per divieto di sosta. La città termale soffre, certamente, la mancanza di parcheggi, ma senza tema di smentita anche la tradizionale vocazione del saccense al parcheggio selvaggio, a dispetto della sicurezza o disagi altrui.

Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato le spese che il Comune sostiene per i servizi cosiddetti “indivisibili”. Sono quei servizi che sono erogati per la fruizione di tutta la comunità. Sostanzialmente sono 5: Polizia municipale, Servizi sociali, Pubblica illuminazione, Verde pubblico e Protezione civile, Servizi igienico-sanitari. Nell’anno in corso incidono per 4.829.000 euro.

Nello stesso articolo pubblicato, abbiamo messo in risalto come, dal 2009 ad oggi, la spesa per garantire tali servizi sia aumentata da 3.534.000 euro a 4.829.000 euro. Un Settore, però, risulta in controtendenza: la Polizia municipale. Nello stesso periodo preso in considerazione, la spesa per il Settore della Polizia municipale è diminuita da 1.439.245 euro a 1.333.000 euro, pari a 106.245

E’ una buona notizia? Dal punto contabile potrebbe esserlo, ma dal punto di vista della missione alla comunità no. E’ risaputo come il territorio di Sciacca si sia esteso a dismisura nel corso degli ultimi decenni. E’ noto, inoltre, che le esigenze dello stesso territorio sono lievitati, estesi. La città ha raggiunto un livello di attrazione turistica che vede, nel periodo estivo, raddoppiare o triplicare il numero delle persone presenti.

Ciò, ovviamente, significa un elevato impegno a garantire l’erogazione dei servizi. Gli stessi servizi sono soggetti ad una regola banale: aumentano in proporzione alla somma destinata al Settore che li eroga. Se ne deduce, nel caso nostro, che alla diminuzione della spesa destinata alla Polizia municipale, dovrebbe corrispondere un calo dello standard di servizi erogati. Se alla somma destinata, in calo, si aggiunge la diminuzione dell’organico di cui dispone il Settore, allora appare evidente come per garantire i servizi sia necessario uno sforzo che, sovente, non viene considerato nel suo giusto valore.

La pianta organica della Polizia municipale nel 2002 prevedeva 63 unità. Attualmente, la Polizia municipale dispone di 33 unità, quasi la metà in meno. Da considerare che la legge dispone che l’organico della Polizia municipale dovrebbe essere proporzionato in relazione al numero degli abitanti. Una città come Sciacca dovrebbe disporre di circa 80 unità. Dunque, con 33 unità (cifra che non può essere garantita quotidianamente per ovvi motivi: dalle ferie alla malattia), la Polizia municipale dovrebbe garantire il controllo del territorio, la viabilità, le incombenze amministrative, l’annona, la viabilità giornaliera, le conciliazioni. Il tutto solamente con 4 auto a disposizione, 2 moto e 2 scooter.

Spesso constatiamo che dopo le ore 21 per strada non vediamo agenti di Polizia municipale, o che nei vari quartieri della città la presenza della Polizia municipale è insufficiente.  Forse sarebbe più giusto, in considerazione dell’organico assai sottodimensionato e dell’estensione del territorio, avere maggiore considerazione dello sforzo compiuto per garantire l’erogazione dei servizi, nonostante le forti criticità di cui il Settore risente.

Questo è un argomento che dovrebbe essere tra le priorità dell’agenda dell’Amministrazione. Una città estesa e popolosa come la nostra non può avere, certamente, una criticità di un Settore in modo così marcato.

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