POLIZIA MUNICIPALE, IN 16 CHIEDONO IL CAMBIO DI MANSIONE: “SIAMO ABBANDONATI”

Sono 16 gli agenti della Polizia Municipale che hanno chiesto all’Amministrazione comunale e ai dirigenti di competenza il cambio di mansione. La lettera inviata e protocollata al Comune in data odierna rispecchia un disagio corposo e nei confronti del quale intravedono disinteresse da parte dell’Amministrazione. “I firmatari della presente ritengono che gli organi decisionali del Comune di Sciacca abbiano di fatto abbandonato il Comando della Polizia Municipale e il relativo personale assegnato. Sebbene l’Amministrazione si sia interessata al problema, si è dimostrata incapace di addivenire ad una soluzione, chiedendo più volte credito al personale di P.M. puntualmente concesso, ma senza ottenere in cambio alcun risultato apprezzabile. Il Comando versa in condizioni critiche, in termini economici, di personale, di mezzi e di umore”.

Con lalettera hanno chiesto “il cambio di profilo professionale con uno equipollente e di natura amministrativa, presso il Palazzo comunale di via Roma”.

Il personale di Polizia Municipale è ridotto parecchio: sono in servizio in 29. Ci sono 4 commissari (Cat D), 25 agenti (Cat C) di cui 6 di non sono impiegabili all’esterno, nei servizi esterni quotidiani.

Il personale si trova per 365 giorni a far fronte alle molteplici esigenze di un territorio vasto e ad alta vocazione turistica. Personale striminzito che si deve occupare di viabilità, vigilanza strade, infortunistica  stradale, servizio presso le scuole, esecuzioni di TSO, interventi per insidie stradali, vigilanza delle spiagge, reperibilità notturna, contrasto al fenomeno dell’abusivismo commerciale ed edilizio, rimozione dei veicoli abbandonati, sanzioni ai sensi del Codice della strada, contrasto al conferimento selvaggio dei rifiuti, servizio stadio, servizio per le tante manifestazioni che si svolgono a Sciacca, il carnevale, oltre ai normali servizi quali rilascio pass disabili, gestione della segnaletica, rilascio tesserini venatori, etc.

Una mole immensa di servizi che il personale di P.M ha svolto con impegno e sacrifico. Ma, “rinunciando anche ai più semplici diritti garantiti al lavoratore, quali il diritto al riposo minimo tra due turni, il risposo settimanale.

Nella lettera si lamenta anche la mancanza di mezzi. “Un autoparco che versa in condizioni critiche con diversi veicoli non marcianti”. Ma anche il locale dell’autoparco risulta inagibile. Dunque, condizioni di pericolo per i lavoratori.

La lunga lettera contiene numerose criticità. La situazione è davvero drammatica e la richiesta di 16 unità di cambiare profilo professionale la dice lunga sulle condizioni in cui versa il nostro Comune.

Filippo Cardinale