POLITICA, L’ESTATE STA FINENDO…SI PENSA AI DUE NUOVI ASSESSORI (UNO “USATO SICURO”)
Siamo agli sgoccioli delle vacanze politiche, ancora qualche giorno di stand by in vista di settembre, mese che sveglia il letargo estivo della politica. Il sindaco Francesca Valenti, in questi giorni in vacanza, ha dato ai suoi alleati appuntamento a settembre per “parlare”.
Richieste di discutere, in verità, pervengono al sindaco da più parti, quasi sempre rimandate, tranne quella del PD che detiene il monopolio delle scelte, influencer (per dirla con linguaggio moderno e lontano dal latinismo che nei mesi scorsi sembrava essere diventata la lingua madre dei consiglieri comunali) che riesce ad ottenere un reddito politico a svantaggio degli alleati, delle altre componenti della coalizione che spinsero la Valenti alla candidatura e poi, al secondo turno, alla vittoria.
Tra i temi prioritari rientrano l’aumento degli assessori da cinque a sette e la redistribuzione delle deleghe. E’ sotto gli occhi di tutti, ma lo ha già evidenziato Nuccio Cusumano che nella maggioranza un ruolo guida dovrebbe ancora averlo, che è necessaria una redistribuzione delle deleghe anche perché vi sono assessori, come Carmelo Brunetto, sovraccarichi di deleghe impegnative, dai rifiuti ai servizi a rete. Altri, invece, godono della frescura che deriva dal peso piuma delle deleghe attribuite.
Il sindaco stesso detiene, oltre a quelle iniziali, anche quelle che possedeva Mario Tulone e che Sino Carapacca non ha voluto. Francesca Valenti è convinta di concentrarsi esclusivamente sul ruolo di sindaco e di presidente dell’Ati che, in effetti, richiedono un notevole impegno.
Dunque, nei primi giorni settembrini sarà affrontata questa questione. Ma già, come nel calcio mercato estivo, le squadre si muovono per rafforzare il proprio assetto.
Il PD intende rafforzarsi e il deputato Michele Catanzaro invia segnali attrattivi al consigliere comunale Valeria Gulotta che, dopo la dichiarazione di indipendenza, ha forse capito che da soli non si va da nessuna parte. Reduce dell’affronto dell’annullamento della messa in scena della commedia Le bisbetiche stremate per impraticabilità dell’atrio inferiore, di cui è protagonista, la Gulotta firma il comunicato stampa di critica nei confronti dell’Amministrazione per l’accaduto. Qualche giorno dopo, invece, firma un comunicato stampa in difesa dell’amministrazione insieme ai consiglieri del PD Simone Di Paola e Vincenzo Bonomo. Insomma, la rotta di avvicinamento e di approdo è stata tracciata.
Nell’area di centro, rimasta sottodimensionata soprattutto quella che fa riferimento ai due ex deputati Cascio e Cimino, si tenta un rilancio in occasione dell’aumento de due assessori. Gira il nome di un ex sindaco che è stato sempre distante dalla sinistra, con radici democristiane prima, liberali dopo, e con un tentativo di approdo all’Ars. Vanta un rapporto di amicizia con il sindaco Valenti. L’ex sindaco, presente all’apertura del cancello del parco delle terme, arrugginito dopo 4 anni di chiusura e non ancora tinteggiato, potrebbe essere il CR7 dell’area che lo propone e darebbe una spinta soprattutto in materia di bilancio e tributi. Delega che è tutt’ora nelle mani del sindaco, seppur esercitata in maniera velata da un altro assessore impegnato in altri settori.
Magari arriveranno smentite, forse qualcuno dirà che si tratta di fantasie giornalistiche come a volte accaduto in passato. Ciò è naturale in politica, specie quando si crede di navigare in un sommergibile e non si sa cosa succede nella vita reale. Ma noi siamo dotati anche di sonar capaci di captare segnali di navigazione in profondità marine.
Ovviamente, le questioni non si limitano solo alle poltrone. Ci sono altri argomenti scottanti sui quali siamo in work progress. Uno di questi riguarda un equilibrio tra “soci” fondatori della coalizione che potrebbe provocare forti scossoni, al di là del fatto numerico della maggioranza che non c’è più.
Intanto, ci si avvia alla boa di metà navigazione. Dopo Natale inizia la seconda metà di un mandato e l’interrogativo, anche in quella che è rimasta l’ex maggioranza, è: “ce la faremo a fare ciò che non abbiamo fatto nei primi due anni e mezzo ?” Qui le danze si aprono. Ma possono aprirsi prima, in vista dell’evoluzione della crisi politica e di governo in corso, a Roma il cui svolgimento può sviluppare nuovi e imprevisti orizzonti che potrebbero mettere in difficoltà molti protagonisti della vita politica cittadina.
Filippo Cardinale