POLITICA, L’AZZERAMENTO E’ ANDATO IN FERIE
Dall’ammissione che così non si può andare avanti, alle riunioni di maggioranza, alle riflessioni lontane da Sciacca. La crisi estiva della maggioranza passa esclusivamente da una tabella di marcia del sindaco tenuta rigorosamente blindata anche dalla comunicazione con la maggioranza. I consiglieri che hanno contributo, insieme alle liste, all’elezione di Francesca Valenti a sindaco sono rigorosamente tenuti a debita distanza dalle strategie del capo della coalizione. Oggi il paradosso è che i consiglieri comunali della maggioranza vivono in un altro pianeta, distante (e sempre più distinto) da quello in cui vive il sindaco. In buona sostanza, nulla sanno delle intenzioni del primo cittadino in merito alla risoluzione di una grave fase di stallo ufficializzata già dall’inizio di luglio. Sono seguite riunioni con rappresentanti di singole liste, poi con riunioni corali con i consiglieri comunali.
Riunioni che si sono concluse con la decisione del sindaco di rifugiarsi in un periodo di riflessione, il cui arco temporale si allunga sempre più.
Nessuno, oggi, dei consiglieri comunali sa a cosa va incontro, su quali nuovi assetti deve assestarsi. Poi c’è il “mondo” degli assessori spinti dall’abbrivio ma con gli occhi bendati sulla loro permanenza o sostituzione. In gergo marinaro, si naviga a vista.
L’unica novità offerta dal sindaco alla maggioranza è che si è ritrovato un nuovo entusiasmo. Un ritrovamento a insaputa della stessa maggioranza, visto che l’ultima osservazione del primo cittadino era di insoddisfazione derivante da una formazione assessoriale non all’altezza di una squadra che mira a vincere il campionato. Dunque, una novità offerta non attraverso ulteriori riunioni, ma tramite un’intervista lunga promossa dall’emittente Rmk.
Dunque, dall’insoddisfazione si è passati alla sensazione inversa. Un cambiamento che inizia con un comunicato di entusiasmo per il raggiungimento della quota del 74% della differenziata. Un plauso, sottinteso ma non troppo, all’assessore all’Ecologia Paolo Mandracchia al quale il sindaco riconosce, pubblicamente, lo svolgimento di un buon risultato e quindi di un buon lavoro. Eppure, Mandracchia era uno degli assessori candidati alla sostituzione per non aver reso le prestazioni del ruolo secondo le aspettative. La domanda appare spontanea: come si cambia un giocatore che segna goal e fa raggiungere gli obiettivi alla squadra? Al sindaco l’ardua sentenza.
Seconda novità è il ritrovato entusiasmo della squadra. Dunque, lo spogliatoio ha raggiunto l’equilibrio, il clima è ottimo, c’è voglia di fare, di lavorare, di mettersi in riga. Altra domanda: come fa il sindaco ad azzerare tale ritrovato entusiasmo? Altra ardua sentenza.
Qualsiasi sia la sentenza alle due domande, nasce il sano sospetto che le idee sono meno chiare di quanto si intende far apparire.
Intanto, il cambio di passo chiesto anche con urgenza dalla maggioranza, segna il passo (scusate il bisticcio della parole). Il sindaco non poteva azzerare nel pieno delle attività estive, basate essenzialmente sul palinsesto degli intrattenimenti. Né lo può fare nei prossimi giorni a causa del carnevale “destagionalizzato” (parlare di destagionalizzazione ai primi di settembre è contro ogni principio basilare del turismo, quando Sciacca soffre l’inverno siberiano lunghissimo dal punto di vista delle presenze che inizia da ottobre e si protrae fino alla tarda primavera). Come si fa ad azzerare la Giunta alla viglia della manifestazione carnascialesca che richiede uno sforzo organizzativo imponente?
Dunque, per almeno una ventina di giorni, l’azzeramento della Giunta prosegue le ferie. Qualche nome, però, ha fatto capolino. E’ girato quello dell’architetto Michele La Corte, in sostituzione di Giuseppe Neri. Nome che avrebbe riscosso il niet dello stesso sindaco e di qualche parte politica. Nome sostenuto, molto probabilmente senza successo, da un consigliere comunale.
La maggioranza continua l’attesa di un parto che dovrebbe invertire una curva discendente. Un’attesa a sorpresa e rassegnata ma che alza la temperatura del magma che potrebbe fuoriuscire non appena la lunga riflessione del sindaco giunge a termine.
Filippo Cardinale