Politica, i botti di fine anno: “Criticare la Valenti è un reato di lesa maestà”
SCIACCA. “La Valenti non si smentisce”. Ecco la miccia per far esplodere i botti politici di fine anno. Ad accenderla Calogero Bono, Giuseppe Milioti, Silvio Caracappa, Pasquale Bentivegna, Lorenzo Maglienti, Carmela Santangelo, Salvatore Monte, Paolo Mandracchia e Gaetano Cognata. “Appena viene attaccata su questioni giuridiche sembra quasi si commetta un reato di lesa maestà. E come è capitato in passato, travisa i fatti, e offende personalmente gli avversari politici quasi denigrandoli. Purtroppo per lei i fatti stanno diversamente”.
Per gli ex consiglieri, il sindaco “si ostina a non presentare relazioni annuali al Consiglio Comunale e questo lo prevede una Legge Regionale. Lei non lo fa, non è una sua priorità. Ma naturalmente la parte politica avversa non può contestare questo, caso contrario siamo dei “disagiati politici” per come ci ha definiti”.
Poi passano alla nomina in maniera fiduciaria del Dirigente esterno per un periodo di due anni. “La legge prevede che questo tipo di incarico non possa avere durata superiore al suo mandato, art. 110 c. 3 del DLgs 267/2000”, scrivo gli ex consiglieri, ponendo un pounto di domanda: “E cosa fa la Valenti ?”
La risposta è che “va a trovare una sentenza della corte di cassazione del 2014 che offre un pronunciamento differente mai recepito dal legislatore e che non viene per niente applicato da nessun comune d’Italia”.
Ma cosa fa ancora la Valenti? “Riferisce delle cose che noi non abbiamo scritto nel nostro comunicato, dicendo anzi il contrario. E quindi mistifica la realtà dei fatti. Noi abbiamo detto che l’art. 110 c. 4 del DLgs 267/2000 “sembrerebbe” non prevedere tale tipologia di contratto per gli enti deficitari e quindi abbiamo chiesto al Segretario Comunale se era stata richiesta l’autorizzazione alla competente commissione ministeriale visto che nella determina non era indicato e se era possibile ottenerla. Lei risponde che prima di affermare che questo contratto non si può fare perché enti deficitari ci saremmo dovuti informare, “se ne hanno i rudimenti del diritto”, offensiva in questo caso. Invero noi abbiamo proprio fatto questo chiedendo al Segretario Generale se era stata chiesta la relativa autorizzazione. Ha quindi mistificato la realtà dei fatti alzando di molto i toni e offendendo la controparte politica a livello personale e professionale”.
“Più la Valenti si arrabbia- continuano gli ex consiglieri-, più offende e più dimostra di essere nervosa, segno del fatto che è ben consapevole di quanto poco o nulla sta facendo per la nostra città. Sarebbe infine il momento di comprendere, a 17 mesi dalla fine di questa tragedia, che il primo cittadino è stato eletto alla carica di “Sindaco” della nostra città, non ha vinto un concorso a titoli da sbandierare ad ogni occasione e sia chiaro, una volta per tutte, che alla vita professionale del sindaco non siamo minimamente interessati”.
Infine: “Nella storia politica di questa città non si era mai avviata una guerra personale tra le parti, con cattiveria, entrando nella vita personale e professionale di ciascuno dei protagonisti. Un’esperienza drammatica, questo è fuori di ogni dubbio. L’illusione di essere nettamente sapienti o nettamente superiori agli altri non è il giusto ingrediente per tenere vivo quello che dovrebbe essere un normale dibattito politico”.