POLEMICHE MOTO ENDURO: LE PRECISAZIONI DI DI PAOLA

Autore di un’interrogazione che ha ricevuto parecchie critiche, il consigliere comunale Simone Di Paola vuole ulterioremente precisare i contenuti della sua iniziativa di alcuni gionri fa. Ci riferiamo all’interrogazione con cui si contestavano le procedure con cui il Comune aveva autorizzato la manifestazione di moto enduro.

Gli organizzatori del raduno avevano civilmente segnalato a Di Paola che le critiche erano state ingenerose nei confronti di chi con impegno porta avanti una passione che è anche occasione di crescita turistica per il territorio. Nell’evidenziare che la sua iniziativa non era rivolta agli organizzatori, Di Paola oggi ha trasmesso alla nostra redazione una sua precisazione, mostrandosi comunque rammaricato che sui social network qualche critica è andata oltre la civile discussione.

Ecco il testo della precisazione, augurandoci che si metta la parola fine ad una vicenda che sarà trattata in consiglio comunale quando l’amministrazione comunale dovrà rispondere all’interrogazione.

“In merito alla interrogazione a mia firma, recante “manifestazioni motociclistiche in zona Cimitero” ed alla replica, peraltro assolutamente civile, da parte delle associazioni promotrici, ci tengo a precisare brevemente quanto segue: Mai in nessun momento della mia azione istituzionale ho inteso attaccare o manifestare critiche alla manifestazione sportiva in se, nè tantomeno muovere critiche alle associazioni promotrici dell’evento, che anzi vanno ringraziate per gli sforzi che profondono per tenere vivo lo sport a Sciacca. La mia critica era esclusivamente rivolta a quegli amministratori comunali e burocrati, del tutto incapaci di offrire all’organizzazione i giusti servizi ed ai residenti delle zone interessate al passaggio delle moto le dovute accortezze e le più elementari condizioni di sicurezza. Così come non ho mai dubitato sul fatto che l’evento fosse ammannito da tutte le autorizzazioni necessarie. Ci tengo a precisare che sono intervenuto unicamente in seguito alle sollecitazioni provenutemi dai residenti della Via Montella; lamentele che ho ritenuto degne di un approfondimento, utilizzando null’altro che le prerogative ispettive che la legge mi assegna. E’ più che evidente che quando parlo di misure di sicurezza adeguate che il Comune avrebbe dovuto mettere a disposizione di atleti e residenti, mi riferisco esclusivamente a quei tratti del tragitto, seppur di transito, che interessavano strade e vie urbane ed altamente abitate, ovverossia il tratto che dal cimitero scendeva verso la Via Montella, intersecando le Vie Alcide De Gasperi e Sant’Agata dei Goti; così come ribadisco il mio convincimento che sempre il Comune avrebbe dovuto disporre la chiusura al traffico e la transennatura delle predette strade, garantire la dovuta vigilanza, che invece è stata carente, stante la presenza di solo due vigili urbani che alle 10 non risultavano più sul posto ed infine informare per tempo i residenti del transito di ben 430 moto.; giova peraltro rammentare che la Via Montella risulta essere una strada privata, per cui ho ritenuto opportuno richiedere i dovuti atti autorizzativi, al fine di accertare che ai residenti fosse stato formalmente richiesta l’autorizzazione al transito dei motocicli. Ma il Comune di Sciacca di tutto questo ha fatto assai poco e male, danneggiando innanzitutto la buona riuscita dell’evento, oltre che i residenti, ed il sottoscritto aveva il preciso dovere di evidenziarlo. Dopo di che, se ho parlato di gara, quando in realtà si trattava di una “motocavalcata” non posso che scusarmi per l’errore in cui evidentemente sono incorso, non essendo un conoscitore della materia, ma che comunque non cambia, dal mio punto di vista, la sostanza delle cose. Alle associazioni motociclistiche ed a tutte le associazioni che tengono vivo lo sport a Sciacca ribadisco dunque il mio impegno e la mia disponibilità a sostenerne la loro attività futura in ogni momento, nella speranza però di trovare amministratori comunali e burocrati più attenti e meno pasticcioni !”