POCA TRASPARENZA, E L’ATO MULTA LA GIRGENTI ACQUE. AVEVA NEGATO LA RICHIESTA DI COPIA DI ALCUNI ATTI AL DEPUTATO MANGIACAVALLO (M5S)

Girgenti Acque pecca  in trasparenza e l’Ato Idrico sanziona il gestore del servizio idrico. L’Ambito ha chiesto a Girgenti Acque di versare 4mila euro entro 5 giorni altrimenti lo stesso provvederà a recuperali dalla cosiddetta “garanzia fidejussoria”, sul capitale di 5 milioni di euro depositato in fase di aggiudicazione del servizio. E’ probabile che la società avrà opposto ricorso alla penale.

I fatti risalgono al 26 maggio scorso, quando l’Ambito chiese alla società di adempiere a quanto era stato richiesto al Consorzio dal deputato saccense 5 Stelle Matteo Mangiacavallo, il quale aveva richiesto di poter avere copia di alcuni specifici atti.

“In particolare – spiega Mangiacavallo – volevamo avere la possibilità di accedere alle fatture elettriche e alla certificazione collegata allo smaltimento dei fanghi prodotti dall’impianto di depurazione di Grotte. Atti che chiederemo anche per altri impianti in provincia perché provano inequivocabilmente il fatto che gli stessi sono in funzione. Tutto questo, evidentemente, potrebbe avere delle ripercussioni sui canoni attualmente incassati rispetto alla quota inserita in bolletta per la depurazione”.

La richiesta partita dal deputato è stata inoltrata quindi all’Ambito territoriale, il quale a sua volta l’ha girata a Girgenti acque, indicando un termine di 5 giorni per fornire i dati. Termine puntualmente disatteso, sostiene l’Ato, che ha ritenuto di applicare le penali previste dagli articoli 22 e 37 della convenzione di gestione, che impone appunto al gestore di “comunicare al concedente i dati e le informazioni attinenti la gestione” prevedendo in caso di mancato adempimento “l’applicazione di penali” che vanno da 500 a 1000 euro per ogni giorno di ritardo.

Archivio Notizie Corriere di Sciacca

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *