Plesso Fazello e nuove quarte classi a “sorteggio insaputo”: le famiglie chiedono incontro
SCIACCA. Non c’è di peggio al silenzio rispetto alle legittime richieste dei genitori degli scolari che desiderano essere coinvolti nelle scelte che la scuola assume, specie quando tali scelte siano frutto di un’azione non programmata e partorita in netto ritardo.
Lo scorso 17 settembre, le rappresentanti delle quarti classi aggiuntive del plesso scolastico Fazello, hanno inviato una lettera per posta elettronica certificata al dirigente scolastico del 1° Circolo Didattico Giovanni XXIII, al sindaco del Comune di Sciacca, all’assessore alla pubblica istruzione e al dirigente dell’ufficio tecnico del Comune.
Nella lettera, le tre rappresentanti chiedono un incontro “per chiarimenti sulle disposizioni e criteri adottati, altresì di prendere in considerazione le soluzioni meno dannose, più eque e che arrechino minore disagio possibile ai bambini”.
La vicenda è stata riportata nei giorni scorsi dal nostro giornale e riguarda la formazione di classi aggiuntive avvenuta senza utile avvertimento alle famiglie e senza il loro coinvolgimento. Infatti, nella lettera la motivazione dell’incontro trova fondamento “alla luce di quanto è successo nella formazione della quarta classe aggiuntiva del Plesso Fazello, senza avere avuto nessuna possibilità di interloquire con i genitori degli alunni e con le rappresentanti di classe”.
L’assessore Gisella Mondino, che abbiamo raggiunto telefonicamente, ci assicura che l’incontro, almeno da parte sua, potrà effettuarsi domani, mercoledì. Nessuna risposta, invece, è arrivata alle rappresentanti da parte della dirigenza scolastica.
La vicenda della istituzioni di nuove classi a ” sorteggio a insaputa” delle famiglie, come abbiamo riportato nei giorni scorsi, riguarda la scuola San Govanni Bosco e il plesso di San Vito.
Filippo Cardinale