“PIU’ PISCINE PER TUTTI”. LA VIABILITA’ URBANA DIVENTATA IMPOSSIBILE E PERICOLOSA
Ormai il campo della politica ci offre ogni tipo di promessa, di illusione elettorale. C’è chi promette di tutto, di più. Tra le tante proposte attira voti, però, non c’è quella “più piscine per tutti”. Nella nostra città, però, non occorre poiché la “promessa” è già realtà. Basta percorrere le nostre strade, in qualsiasi quartiere della città. E’ un problema serio che diventa anche pericoloso. E non nascondiamoci dietro il dito delle riparazioni idriche, c’entrano poco.
La realtà è che l’idea di effettuare manutenzione stradale è lontana dalla programmazione politica. Ci si trincera dietro la motivazione che ci sono pochi soldi a disposizione, motivo per cui ci si impegna di più a occuparsi del niente.
Nulla togliendo alle altre vie simili a gruviera, la nostra foto – che eleviamo al rango di rappresentante delle migliaia esistenti in città- rappresenta una pericolosa e profonda buca in via Enrico De Nicola che con la pioggia si traveste in piscina. Una buca micidiale che non solo è “trascurata”, ma non merita neanche il conforto della compagnia di una transenna. E pensare che ce ne sono centinaia e centinaia sparse per la città, diventate ormai il logo della nostra città. Via Enrico De Nicola, via Fratelli Bellanca, corso Accursio Miraglia, sono solo illustri esempi dello stato in cui è ridotta la nostra viabilità.
Quante lamentele da parte dei cittadini. Giusto ieri pomeriggio, la nostra lettrice Raffaella Osso ci ha scritto: “Stamattina mi son decisa di uscire …lo faccio sempre by foot per problemi di parcheggio. Sotto la pioggia e con l’ombrello è suggestivo. Non ho fatto però i conti col dissesto stradale, con i tombini intasati, con le strade che riversano in via Cappuccini, via Giotto…quella dove c’è la sede dell’Inps, etc. Grandi grandi quantità di acqua ed ancora con la maleducazione degli automobilisti che si divertono a bagnare i poveri passanti! A casa son ritornata zuppa”.
La viabilità urbana rientra tra i grandi temi della città. Ma appunto perché “grandi”, seguitiamo a occuparci del nulla. A proposito,ci sono 240 mila euro pronti da spendere in manutenzione. Che facciamo, li teniamo ancora nel cassetto?
Filippo Cardinale