PISANO: “VOLEVO VOTARE RENZI PER RINNOVARE L’ITALIA, MA RESTO FEDELE A DI PAOLA E ALLA MELONI”

In merito al nostro articolo “Liberi pensatori”, il consigliere comunale Francesco Pisano ha ritenuto inviarci una nota di precisazione che pubblichiamo.

“Ho letto il suo articolo, e lei da giornalista fa bene a ricamarci sopra, però se deve usare l’arte del ricamo che almeno sia utilizzata con maestria. Io non ho mai detto che sono in disaccordo con la maggioranza, io sono, resto e resterò sempre un consigliere di maggioranza eletto nella lista Sciacca al Centro in quota Giovane Italia.

Sono stato sempre libero di agire secondo coscienza e il Sindaco Fabrizio Di Paola, oltre Giorgia Meloni, sono le mie guide ed i miei mentori. Io volevo votare per le primarie del centro sinistra, per dare il mio contributo al rinnovamento dell’Italia, poiché vedevo nella sfida tra la Meloni e Renzi la possibilità di un futuro nuovo per l’Italia. D’altronde anche la stessa Giorgia è andata, domenica scorsa, a visitare un seggio delle primarie del centro sinistra per osservare e fare i complimenti agli organizzatori. Ma tra esprimere la mia volontà di voto per Renzi e dire che sono una spina nel fianco per la maggioranza c’è ne passa. Quindi per coerenza la prego di trascrivere sul suo quotidiano online che non ho mai detto di non condividere le idee della maggioranza che sostengo con lealtà forza e vigore. Sono sicuro della sua onesta intellettuale e che lei saprà diffondere la giusta notizia. Francesco Pisano”.

Caro consigliere Pisano, grazie per la sua precisazione. E’ lei stesso che chiarisce la sostanza di ciò che ha scritto per mail. E’ lei che evidenzia che la Meloni è andata a “vedere un seggio”. E’ qui la differenza, tra chi va per constatare l’organizzazione di una macchina elettorale nella speranza di celebrare le primarie in quel “Pdl arrivato alla frutta” (come lei stesso definisce il partito) e chi, invece, militando in un partito, al di là della quota cui appartiene, vuole partecipare alle votazione di un partito “avversario”.

Anche all’interno del proprio partito si può “rinnovare l’Italia”, che è la sua passione. Nel suo partito c’è una battaglia tra il “nuovo” di Angelino Alfano” e il “vecchio” di Silvio Berlusconi.

Per quanto riguarda il ricamo, ognuno lo faccia con il suo telaio referito. L’importante è, alla fine, che il ricamo sia chiaro o non generi confusione a chi lo guarda. Non sono stato io a stuzzicarla, ma è stato lei a scrivere l’esperienza che ha vissuto. Un consigliere comunale del Pdl, quota Giovane Italia, che rimane deluso dall’essere stato escluso dalle elezioni alle primarie del centrosinistra. Dal punto di vista giornalistico è un’occasione ghiotta che non si può perdere. Perchè i suoi colleghi consiglieri comunali di maggioranza non l’hanno fatto? Forse non vogliono contribuire al rinnovamento dell’Italia? Lo chieda a loro e da loro si faccia dare le spiegazioni. Se puoi lei è a favore della libertà di stampa solo se la stampa deve riportare ciò che lei vuole comunicare senza suscitare un minimo di curiosità e critica, beh, allora il concetto di democrazia è assai diverso.

Cordialmente, Filippo Cardinale

 

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