PIGNORATO IL CONTO CORRENTE DEL COMUNE DI MONTEVAGO
Qualche giorno fa, la sindaca di Montevago, la deputata regionale Margherita La Rocca Ruvolo, replicando alle accuse dell’opposizione, che accusava la prima cittadina a interessarsi di altro lasciando i dipendenti comunali senza stipendio da settembre, evidenziava lo stato disastroso ereditato dalla precedente amministrazione, con debiti pari a 600 mila euro. Torto la sindaca non ne ha, e a rendere la vita finanziaria del piccolo comune belicino contribuisce il pignoramento del conto corrente comunale acceso nella locale Banca di Credito Cooperativo di Sambuca di Sicilia.
La somma pignorata ammonta a 199.000 euro. Dunque, il Comune non può disporre di tale somma sul suo conto corrente. Il pignoramento è il frutto di un contenzioso sorto con l’architetto Salvatore Cottone il quale non ha ricevuto i pagamenti delle spettanze tecniche relativa ai lavori di completamento delle opere di urbanizzazione.
L’architetto Cottone ha vinto la causa e con sentenza esecutiva n. 328/2014 del Tribunale di Sciacca, Sezione Civile, il Comune di Montevago è stato condannato al pagamento. La sentenza è divenuta esecutiva il 7 gennaio 2015. Il Comune ha liquidato dal 2007 al 2013 solo pochissime migliaia di euro, 6.731 con l’esattezza, a fronte di una parcella di 173.349 euro.
Oggi la cifra è lievitata con la rivalutazione monetaria. Lo scorso 8 settembre veniva notificato al Comune di Montevago il conseguente atto di precetto per un totale di 181.858 euro. Poi il pignoramento delle somme sul conto corrente della tesoreria comunale. Soldi che non si possono assolutamente toccare. O meglio, la Banca non può far utilizzare i soldi sul conto corrente, esistenti e che entreranno, fino alla concorrenza della somma pignorata. Un pignoramento che blocca anche l’erogazione degli stipendi dei dipendenti.