PIETRO GRASSO ELETTO PRESIDENTE DEL SENATO. QUANDO L’EX PROCURATORE ANTIMAFIA INCONTRO’ IL NOSTRO DIRETTORE

Fu invitato da Salvatore Monte per la presentazione del libro scritto da Grasso nell’ambito della rassegna “Parole sotto le stelle”

È Pietro Grasso il nuovo presidente del Senato nella XVII legislatura. Il candidato del Partito Democratico al quarto scrutinio, effettuato con ballottaggio, ha battuto il candidato del Pdl Renato Schifani (sostenuto anche dalla Lega) per 137 voti a 116, con 57 schede bianche.

L’ex procuratore nazionale antimafia è andato ben oltre la quota del bacino di voti del centrosinistra, e al momento dell’ufficialità della vittoria il senatore decano Emilio Colombo ha dovuto interrompersi per consentire all’aula un lungo applauso. Allarga il consenso per Grasso anche l’appoggio di 17 voti provenienti dai bacini 5 Stelle e Monti.

L’elezione di Pietro Grasso alla seconda carica dello Stato rappresenta un’innegabile novità della politica. Quella politica che sa offrire ai cittadini le persone giuste. Su quell’alto scranno siede l’emblema dell’onestà, della legalità, della lotta alla mafia.

Il 18 agosto del 2011 l’allora Procuratore nazionale antimafia fu ospite della città di Sciacca nello scenario dell’Atrio Superiore del palazzo municipale, quando presentando il suo libro, conversò con particolare interesse con il giornalista e direttore del Corriere di Sciacca Filippo Cardinale.

Fu una serata straordinaria, nell’ambito della rubrica ideata da Salvatore Monte e Antonio La Marca, “parole sotto le stelle”, e nella quale l’allora procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, offrì ad un pubblico attento e numeroso novanta minuti indimenticabili.

Una conversazione, intervallata da momenti musicali, artistici, ma anche con un minuto di silenzio dedicato alle vittime della mafia, ad iniziare dal sindacalista saccense Accursio Miraglia per finire con Falcone e Borsellino, che ha toccato punti salineti della lunga carriera del magistrato. L’omicidio Mattarella, il maxiprocesso di Palermo, intrecci tra Cosa Nostra e politica, la caccia al superlatitante Matteo Messina Denaro, sono state tappe che hanno attirato l’attenzione del pubblico. Si è parlato anche di Sciacca e di Menfi, territori assai ghiotti per il superlatitante di Castelvetrano che tende la sua espansione nel versante agrigentino. Le due realtà locali rapprsentano la testa di ponte.
 
Ma Grasso, si è soffermato sull’aspetto della rinascita di una nuova coscienza, puntando sui giovani ed evidenziando l’importanza dell’autonomia della magistratura, la cui azione investigativa non può dipendere dalle scelte governative.

Al procuratore sono stati omaggiati, del sindaco Vito Bono, dal presidente del Consiglio comunale Filippo Bellanca e dal vice sindaco Carmelo Brunetto, libri di Sciacca e piatti in ceramica.
Prima di iniziare la “lunga” conversazione con il nostro direttore, Pietro Grasso visitò la biblioteca. 

 

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