PIAZZETTA LIBERTA’ E SCELTE URBANISTICHE: I DUBBI DI SCADUTO
Nell’aderire alla posizione del Coordinamento di Cittadinanzattiva di sdegno e preoccupazione per come il Comune di Sciacca consente la trasformazione del territorio della città, ed in particolare del centro storico, l’associazione Popolari per Sciacca critica la concessione edilizia per il palazzo ad otto piani che ha coperto la veduta panoramica che era godibile dalla Piazzetta Libertà.
Secondo Stefano Scaduto, il rilascio di detta concessione edilizia si porrebbe in grave contrasto con tutte le recenti decisioni che la classe politica locale aveva assunto a seguito della frana della piazza, divenuta oggetto di attenzione non solo a livello locale, ma anche delle TV nazionali. Scaduto ricorda che i lavori di rifacimento del muro della piazza, oggi parete del nuovo edificio in costruzione, sono costati la somma di euro 200.0000,00 stanziati dalla protezione civile, e che i lavori di smaltimento rifiuti pericolosi, dispersi dalla frana sono costati al Comune di Sciacca euro 309.0000, somma per la quale è stato approvato un debito fuori bilancio . Per costruire la piazzetta sono stati quindi impiegati 509.0000,00 euro.
“L’amministrazione comunale precedente – dice Scaduto – decise di non autorizzare il permanere in loco del distributore di carburante, ma di riqualificare la piazzetta Libertà con un nuovo uso di esclusivo bene comune, e meglio rispondente alla grande quantità di soldi pubblici spesi. Si deve anche ricordare che a seguito di tale decisione e della conseguente necessità del distributore di trovare una nuova collocazione, l’individuazione dell’area sostitutiva a beneficio del distributore ESSo in contrada Perriera, nei pressi della Chiesa della Perriera, aveva suscitato tante polemiche in quella contrada”. Secondo i Popolari per Sciacca, l’uso della Piazzetta Libertà doveva essere esclusivamente pubblico e migliore di quello precedente, con il permanere della bella veduta panoramica. E ricorda che nel marzo del 2011 la giunta Bono aveva concertato con i capigruppo di maggioranza ed opposizione la decisione di destinare piazzetta Libertà a parcheggio, con successiva aggiunta di arredo urbano.
“Non si può dubitare che la concessione edilizia per un palazzo ad otto piani che copre totalmente la veduta panoramica prima esistente dalla piazzetta Libertà vada totalmente contro la decisione concertata da maggioranza ed opposizione nel marzo del 2011 – aggiunge – ma toglie totalmente il valore di bene pubblico alla piazza, avendola privata della vista panoramica sul mare, e di fatto assoggettandola ad area di pertinenza e di affaccio del nuovo palazzo, privando ulteriormente di luce e di pieno godimento le mura medievali della città, e facendo divenire ormai svuotato lo scopo che si voleva raggiungere: aumentare i posti auto, ma senza aumentare il numero di quelli che devono posteggiare. Con gli inquilini del nuovo palazzo è infatti evidente che le persone che in zona cercheranno un posto auto, sono molte di più dei posti auto sulla piazzetta. E’ questa – conclude – la valorizzazione del centro storico di cui la classe politica di Sciacca è capace ? Dov’è la razionalità per il bene comune di tali scelte ?”
Scaduto chiede all’amministrazione Di Paola di rendere conto di tali scelte, e fra l’altro come mai e perchè il Comune di Sciacca, attraverso l’Ufficio tecnico comunale, non ha chiesto sul progetto edilizio il previo parere della Sovrintendenza ai beni culturali, ambientali, paesaggistici. All’opposizione consiliare, ex maggioranza Bono, chiedeo di chiarire la sua posizione sulla questione, sollecitando il dibattito consiliare.