PIANO REGOLATORE GENERALE, ANNA COLLICA PRESENTA OSSERVAZIONI
Anna Collica, neo consigliere comunale (Ncd) ha presentato al sindaco Di Paola le osservazioni riguardo al Piano REgolatore Generale. Considerato l’interesse collettivo delle osservazioni, pubblichiamo integralmente la lettera inviata al sindaco.
OGGETTO: Osservazione ai sensi e per gli effetti deIl’art.3 L.R. 71/78 inerente il Piano Regolatore Generale del Comune di Sciacca adottato con delibera n°16 del 20/04/2015, pubblicato in data 12/06/2015 e successivo avviso di rettifica del 19/06/2015.
La sottoscritta Anna Collica, nata a Sciacca (AG) il 19/04/1976, residente in Sciacca nella Via Nocera Inferiore 38/17. nella qualità di Consigliere Comunale e componente della III Commissione Lavori Pubblici e Urbanistica del Comune di Sciacca, VISTO – gli elaborati e le Norme Tecniche di Attuazione (NTA) del Piano Regolatore Generale (PRG) pubblicato in data 12/06/2015 e successivo avviso di rettifica del 19/06/2015; – il Regolamento Edilizio Comunale (REC) allegato al PRG;
PROPONE OSSERVAZIONE al PRG, adottato con Deliberazione del Commissario ad ACTA con i poteri e le attribuzioni del Consiglio Comunale di Sciacca n°16 del 20/04/2015, ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 della L.R. 71/78, per le seguenti ragioni di carattere generale:
1. La suddivisione delle aree agricole nei diversi ambiti urbanistici (E!, E2, E3, E4, E5 ed E6) ha distolto l’attenzione sulle effettive criticità del territorio agricolo comunale a discapito delle emergenze positive esistenti di carattere ambientale, agricolo e di salvaguardia del territorio. che vedono forti limitazioni per le aree pianeggianti disciplinate con zonizzazione E4 e nessuna limitazione per le zone in pendenza c/o nelle vallate normate con zonizzazione E!: scelta progettuale clic porterà a delle ripercussioni di carattere economico e di sostenibilità non indifferenti per tutta la filiera agricola compreso quello agro-turistico che viene bandito per le zone agricole pianeggiati (località Carbone, Carcossea, Piana etc..) ed incentivate nelle aree E5 individuate all’interno della fascia dei 1000 ml. dalla battigia, impedendo nel contempo la realizzazione di edifici a servizio dell’agricoltura nelle zone E4 che potranno essere realizzate in zona EI con costi di costruzione esorbitanti visto che tale aree sono individuate in terreni in pendenza e necessitano della modifica del suolo; inoltre, la suddivisione in numero sei ambiti delle zone agricole, impedirà il trasferimento della volumetria aziendale se queste non coincideranno COfl lo stesso ambito cioè zone EI con EI, 114 con [4 e IlOfl E con E4 e viceversa;
2. la mancata opportunità di poter indicare l’area boschiva di monte San Calogero come ‘Parco Urbano”, toglie ogni speranza ai nostri concittadini di località Isabella di poter ottenere giustizia in merito al vincolo di inedificabilità calato dall’alto per via della fascia di rispetto dei 200 ml. dai boschi ai sensi e per gli effetti dell’art. 15 della L.R. 78/76; nonché di ripristinare il primitivo perimetro della prima versione del Piano Particolareggiato Isabella redatto dall’arch. Sarnonà; la previsione a “Parco Urbano”, oltre a concedere giustizia sociale, consentirebbe di legittimare le somme impegnate negli anni da parte del Comune di Sciacca per i sottoservizi e servizi realizzati in tali aree oltre a ripristinare l’edificabilità dal vincolo alcune aree per edilizia economica (PEEP) già di proprietà di alcune Coop Edilizie; Tali aree sono individuate dal nuovo PRG con E2 ‘Aree agricole non edificabili e di rispetto dei valloni e delle pendici” impedendo qualsiasi attività edilizia e limitando gli interventi sugli edifici esistenti;
3. la necessità di ripristino, per preservare i diritti acquisiti. dell’indice di edificabilità con 0,50 mc/mq in località San Marco al fine di evitare contenziosi per via dei piani di lottizzazione già approvati e bloccati dal nuovo PRG, oltre che per eliminare una serie di richieste risarcitorie a danno delle casse comunali da parte dei concittadini i quali hanno investito le proprie economie in tali aree e che a tutt’oggi versano nelle casse del comune le imposte dovute;
4. la necessità di ridurre la superficie del lotto minimo delle aree C3 prevalentemente in località San Giorgio da 30’000 mq a massimo 10’000 mq, con lo scopo di consentire ai privati l’effettiva esecuzione delle previsioni di piano senza dovere eseguire fusioni forzate con altri proprietari e coinvolgimenti obbligati con imprenditori extracomunali, dando così l’opportunità a degli investimenti locali con relativo indotto;
5. verifica della fascia di rispetto della scorrimento veloce Agrigento – Palermo nelle zone di attraversamento delle aree edificabili (località Isabella – Sovareto e località Fondo La Seta – Ferraro) come previsto nei limiti e deroghe del codice della strada al fine di salvaguardare alcune aree non ancora edificate (lotti interclusi e piani esecutivi particolareggiati)
6. revisione delle aree destinate a scuola in aderenza con gli snodi di ingresso della cittadina, con lo scopo di trovare delle alternative tali da non incrementare il traffico veicolare e fornire adeguati servizi (vedi area della Seniazza che include l’area dell’Ospedale, il traffico di via Lioni, di via Pompei e dell’area Mercatale oltre che una Scuola Materna ed una area PEEP esistente da sommare con quelle previste nella stessa zona);
7. revisione della ex area C3 del PC n.6 di località Carbone che risulta ormai edificata ed oggi individuata dal nuovo PRG come area agricola El, non prevedendo ne servizi ne miglioramenti di impatto ambientale ne interventi di recupero urbanistico;
8. necessità di aumentare le altezze degli edifici in zona B.6 (ex E.Z.l del Piano Particolareggiato Perriera) al fine di consentire la realizzazione di n°3 elevazioni fuori terra (vedi configurazione esistente) con l’opportunità di realizzare delle attività commerciali di vicinato ai piani terra (laboratori artigianali, botteghe, uffici etc.):
9. opportunità di rivisitare le aree D.1.4. poste lungo la Sciacca – Caltabellotta e nel vicino vallone del Cansalamone, prevedendo delle aree D. 1 .4. lungo l’asse della ex Variante della scorrimento veloce che dal centro abitato conduce alla località Perriera. Foggia. Carbone e San Marco, creando un equilibrio territoriale dei servizi e delle aree commerciali in relazione al numero dei residenti che si incrementano nel periodo stagionale;
10. la modifica dell’art. 97 e 98 del regolamento edilizio sembra essenziale per consentire il cambio di destinazione «uso dei piani interrati oggi oggetto di mero problema urbanistico locale per il rilascio delle opportune autorizzazioni per Palestre, Officine, Autolavaggi ed Attività Commerciali avviate da tempo immemorabile, e comunque secondo le attuali discipline che prevedono tali deroghe per il contenimento ed il consumo del territorio tramite il riuso dell’edilizia esistente.
MOTIVO PER CUI SI CHIEDE
Di applicare a tutte le aree agricole del territorio comunale l’art. 52 delle norme tecniche di attuazione di cui alle aree El (clic coincide con le zone E del precedente PC. N16) ed abrogare gli art. 53, 54, 55, 56 e 58, lasciando che le altre norme prevalenti sul PRG di carattere ambientale, urbanistico ed agro forestale impongano le proprie limitazioni come per Legge (vedi: Piano Paesaggistico, PAI. Vincolo idrogeologico etc.);
· di introdurre deroghe alle norme di attuazione delle aree agricole per coloro che operano nel settore agricolo con dimostrazione dei requisiti sia oggettivi che soggettivi ai sensi di Legge:
· di introdurre deroghe alle norme di attuazione delle aree agricole per soggetti (li cui alla Legge 104/92 “Normativa sull’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone diversamente abili”;
· di sostituire la destinazione urbanistica dell’area boschiva di San Calogero da E3 a “Parco Urbano” al fine di destinare le zone E2 sottostanti di località Isabella in zona di completamento e di recupero edilizio annullando l’obbligo della fascia di rispetto di inedificabilità dei ml. 200 di cui all’art. 15 della L.R. 78/76 comma I lettera e);
· di ripristinare gli indici edificatori delle aree già disciplinate dal PC n16 al fine di garantire i diritti acquisiti e di evitare contenziosi legali con risarcimento danni a sfavore delle casse comunali (vedi località San Marco. località Carbone etc.);
· di modificare l’Art. 38 delle Norme Tecniche di Attuazione al fine di ridurre la superficie del lotto minimo delle aree C3 di località San Giorgio da 30’000 mq amassimo 10’000 mq;
· di adeguare la fascia di rispetto della strada provinciale Agrigento – Palermo secondo il codice della strada di cui al comma 3 dell’art. 26 del Regolamento di Esecuzione e di Attuazione del Nuovo Codice della strada. che prevede: 30 ml per le strade di tipo A; 20 ml pel¬le strade di tipo B; 10 ml per le strade di tipo C; e non ml. 40 previsti dal nuovo PRG travolgendo le località Ferraro. Fondo La Seta. Isabella e Sovareto;
· di verificare la destinazione della area F di località Seniazza con lo scopo di evitare l’incremento del traffico veicolare sulla strada provinciale Agrigento – Palermo e sulle vie Pompei e Lioni, dove insistono: l’Ospedale; l’area del Mercato Ortofrutticolo; una Scuola Materna con relative abitazioni; che si sovrappongono con le attività commerciali esistenti e quelli previsti lungo l’asse viario Sciacca – Caltabellotta;
· Modificare l’art. 29 delle Norme Tecniche di Attuazione delle ex E.Z. 1 della località Perriera prevedendo 1103 elevazioni fuori terra (vedi l’edificato esistente) ed altezza massima almeno ml. l 1,00 dalla linea di gronda, con il fine di consentire la realizzazione di nuove attività commerciali di vicinato (negozi, botteghe, uffici etc.);
· di valutare l’opportunità di introdurre delle aree D.1.4 lungo l’asse della variante ex scorrimento veloce SS115 (oggi Sciacca – San Marco), al fine di creare nuovi servizi al comprensorio che coinvolge le località Carbone. Perriera. Foggia e San Marco, anziché concentrale nella periferia a nord della cittadina e lungo l’asse viario Sciacca – Caltabellotta;
· di aggiornare gli art.li 97 e 98 del Regolamento Edilizio Comunale, al fine di incentivare il recupero del patrimonio edilizio esistente ed il contenimento del consumo del territorio secondo l’orientamento normativo Regionale e Nazionale, snodando le attuali problematiche delle attività esistenti in tutto il territorio comunale come (palestre, officine, negozi etc.) ubicati nei piani interrati e sprovvisti di Certificato di Agibilità.
Data, 15/07/2015 In fede Anna Collica