PIANO GIOVANI, DOMANI SIT-IN DEI TIROCINATI. PRONTA UNA MONTAGNA DI RICORSI RISARCITORI

I 1.600 selezionati dalla Regione per il tirocinio nelle aziende sono sul piede di guerra. Si sono organizzati e per domani hanno organizzato un sit-in davanti la Presidenza della Regione. Hanno aperto un profilo su Facebook “Piano Giovani se Crocetta annulla tutto faremo ricorsi”.

Il loro leader è Giuseppe Sicilia: “Se Crocetta annulla i tirocini assegnati con la selezione del 5 agosti, scatterà una pioggia di ricorsi e azioni risarcitori”.

Sono 1.600 i giovani che sono riusciti ad essere selezionati prima del click day, la data in cui il sistema è andato in tilt creando un terremoto che politico e tecnico. Basta pensare alle dimissioni dell’altro burocrate Anna Corsello. Venerdì, Crocetta aveva manifestato di validare la selezione del 5 agosto, ma anche quella precedente. I tecnici della Regione sembrano, però, dubbiosi sulla possibilità di un recupero.

“Attendiamo che i centri per l’impiego confermino i nostri tirocini- continua Sicilia-. In caso contrario siamo pronti alla battaglia”. Il Comitato ha messo insieme già 440 vincitori della selezione che domani saranno in sit-in, proprio nel giorno in cui si riunisce la Commissione Lavoro dell’Ars. Giuseppe Sicilia annuncia azioni risarcitorie per il lucro cessante relativo alla perdita del lavoro, e per la mancata chance.

I risarcimenti chiesti ammontano a milioni di euro. Basta pensare che il risarcimento per il lucro cessante ammonta a 3000 euro lordi per ognuno dei 1.600 giovani selezionati e poi finiti nel flop del Piano Giovani. L’assessorato alla Formazione e i Centri per l’impiego stanno verificando i loro requisiti. Su 800 assegnatari degli stage soltanto 600 rispetterebbero i requisiti richiesti dal bando mentre 200 sarebbero gli esclusi. Questi posti sarebbero quelli “rimessi” in palio con la terza selezione, prevista dal bando del 18 agosto pubblicato dall’ex dirigente Anna Rosa Corsello, che dopo il caos di fatto ha azzerato tutto, rimettendo in ballo i posti. Per l’assessore Nelli Scilabra, che difende il suo operato, è “chiaro che ci sono stati dei problemi, ma il Piano giovani è solo all’inizio ed è un provvedimento articolato e a lungo respiro”.

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