PIANO ARO, ELIMINATA RACCOLTA DIFFERENZIATA A SAN MARCO E ISABELLA

Lo rileva il comitato per la trasparenza sul costo dei rifiuti, che sostiene da tempo la necessità di privilegiare ovunque il porta a porta

Il Comitato per la trasparenza del costo sui rifuiti di Sciacca  ribadisce che il Piano Aro, della Giunta Di Paola, è ingiusto laddove prevede che a trarre i vantaggi dalla raccolta differenziata sia solo il gestore privato del servizio.

Per il comitato i primi a dover trarre vantaggi economici dalla raccolta differenziata dovrebbero essere i cittadini di Sciacca. Inoltre, il comitato ha rilevato che nel Piano si afferma che il metodo della raccolta porta a porta è il metodo migliore per aumentare la raccolta differenziata, ma poi in concreto il Piano non prevede nel suo insieme un aumento del porta a porta, che viene introdotto nel centro storico, ma tolto in contrada Isabella e contrada San Marco dove finora è stato realizzato.

“La scelta dell’amministrazione comunale della esternalizzazione del servizio è avvenuta a prescindere dalla comparazione dei costi con il modello gestionale in house – afferma Stefano Scaduto – perché è quest’ultimo il modello gestionale più economico per i cittadini”.

Il Comitato propone la gestione in house del servizio, perché cosi facendo, tolti l’utile d’impresa e l’iva relativa, e con l’acquisizione da parte del Comune dei contributi derivanti dalla vendita di rifiuti differenziati riciclabili si risparmierebbe, a parità di mezzi e personale, almeno un milione di euro, con una riduzione della Tassa su rifiuti di almeno il 15%. Inoltre, il Comitato propone la Tariffa puntuale abbinata ad una raccolta differenziata spinta; i cittadini dovrebbero pagare per il numero dei conferimenti dei rifiuti, con vantaggi economici di sconto per i conferimenti differenziati. La gestione in house con tariffa puntuale è perfettamente realizzabile nel Comune di Sciacca, perché in un comune di popolazione analoga come capannori, città di 45.000, 00 abitanti che è città modello nella gestione del servizio rifiuti in Italia, vi è una gestione in house e tariffa puntuale.

Inoltre, con la gestione in house del servizio rifiuti si rispetterebbe a Sciacca la volontà popolare espressasi con il referendum del 12-13 giugno 2011, il cui primo quesito riguardava la ripubblicizzazione di tutti i servizi pubblici locali di rilevanza economica. Anche vicini comuni a guida centro-destra come Ribera e Santa Margherita hanno deciso per la gestione in house. “Per il Sindaco Di Paola – dice Scaduto – non ci sono davvero scuse per non attuare anche a Sciacca la gestione in house”.

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