“PESCA ABBANDONATA A SE’ STESSA”, INIZIATIVA DELLA FLAI
Si è svolta ieri a Sciacca, nell’oratorio della Chiesa San Pietro, l’iniziativa della FLAI “Che pesci prendere?” Si è dibattuto per fare il punto sull’applicazione nel settore pesca degli ammortizzatori sociali, lavoro usurante, malattie professionali e sicurezza sul lavoro, ma è stata l’occasione anche per focalizzare complessivamente le problematiche aperte di un settore dell’economia che appare completamente abbandonato a sé stesso e che reclama le giuste attenzioni della politica e delle istituzioni.
Ha dato il via alla discussione Giuseppe Di Franco, Segretario generale della FLAI Agrigento, cui sono seguiti gli interventi di Franco Colletti (presidente Regionale ALPA), Massimo Raso (Segretario Generale CGIL Agrigento), Enzo Marinello (della Commissione Regionale Pesca), di Tonino Russo (Segreteria Regionale FLAI CGIL) e sono stati conclusi da Antonio Pucillo del Dipartimento Pesca della FLAI Nazionale. Molti gli interventi dei pescatori.
Bisogna scongiurare che un’interpretazione capziosa delle norme esistenti da parte del Ministero del Lavoro e rivedere la questione degli sgravi contributivi introdotti della legge 30/98; è emersa anche come l’attività di controllo delle autorità ispettive si traduca spesso in multe salatissime anche per la inosservanza lieve dei troppi adempimenti burocratici posti a carico delle barche. Inoltre, è stata rimarcata l’assenza di interventi e di ammortizzatori veri che possano aiutare gli addetti al settore difronte alle giornate perse per le tante avversità atmosferiche; l’assenza di una politica vera di sostegno all’ingresso nei giovani nel settore; la difficoltà ad interloquire con l’INPS per la ricostruzione delle carriere lavorative e l’accesso alla pensione.
Antonio Picillo si è soffermato sul tema del riconoscimento delle malattie professionali e degli infortuni. ento conclusivo di Antonio Picillo. Sulle questioni previdenziali, la Flai e la CGIL hanno annunciato che chiederanno alla Direzione Provinciale dell’INPS di aprire uno “sportello” dedicato alla pesca e alla previdenza marinara, cosa che manca nella città della seconda marineria della Sicilia.
La FLAI si è impegnata a costruire una “piattaforma” rivendicativa che sottoporrà al Governo che riassume le richieste dei pescatori. In assenza di risposte, nelle prossime settimane, si metteranno in campo anche azioni forti di lotta e di mobilitazione di tutte le marinerie.