PESCA A VOLANTE A SCIACCA: PER GREENPEACE “PRIVILEGIO INACCETTABILE”
Greenpeace di nuovo all’attacco dei pescatori di Sciacca che effettuano attività cosiddetta “pesca a volanti”.
Nel porto di Sciacca da anni numerose imbarcazioni operano grazie a licenze temporanee di pesca. Per Greenpeace si tratta di un privilegio inaccettabile, considerando che le acciughe sono al collasso e il loro declino ha comportato una drastica riduzione dei profitti sia degli stessi pescatori che dell’intero indotto, dipendente dalla salute e dall’abbondanza di queste risorse.
«Ci aspettiamo che il Ministero intervenga subito – afferma l’associazione – non rinnovando e non regolarizzando le licenze per i due pescherecci sanzionati ieri a Sciacca e per chi ha commesso simili infrazioni”.
Per riorganizzare la gestione della pesca nello Stretto di Sicilia, il ministro Martina secondo Greenpeace deve garantire l’adozione di criteri di equità e di sostenibilità, in linea con i pareri scientifici, nel rispetto dei dettami della nuova Politica Comune della Pesca approvata di recente dall’UE.
In seguito alle pressioni di Greenpeace, che da anni denuncia questa gestione assurda delle attività di pesca, il Ministero ha bloccato per la seconda volta in pochi mesi il rinnovo concesso alle volanti, ma un accordo che porti a una soluzione sostenibile sia dal punto di vista sociale che ambientale è ancora lontano.