Pesca a strascico verso il divieto, il 23 giugno mobilitazione nazionale
No allo smantellamento della pesca a strascico, sì al futuro della pesca. Sono questi gli slogan alla base della grande mobilitazione nazionale delle marinerie italiane in programma venerdì 23 giugno e che vede protagoniste cooperative, imprese e sindacati uniti per la salvaguardia di un settore che garantisce sicurezza alimentare ed un approvvigionamento equo, salutare, sostenibile e prodotti freschi, locali e con alti standard di qualità, che rispettano le regole di tracciabilità e certificazione europea.
La mobilitazione è contro il piano dell’Unione Europea che impone una serie di misure definite “dirompenti” per l’assetto del settore. L’appuntamento è per la giornata di venerdì 23 giugno con una serie di iniziative promosse dal mondo della rappresentanza di cooperative, imprese e lavoratori Agci Agrital. Confcooperative FedAgriPesca, Legacoop Agroalimentare, Coldiretti Impresapesca, Federpesca, Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila Pesca. Il Piano promosso dal Commissario alla Pesca ed all’Ambiente Virginijus Sinkevicius prevede una forte limitazione della pesca a strascico in tutta Europa entro il 2030 e propone la creazione di ulteriori aree marine protette, senza considerare l’impatto sociale ed economico su imprese, lavoratori, territori e basandosi su dati scientifici non aggiornati e accurati. Un Piano che – denunciano associazioni e sindacali di settore – ci porterà alla totale dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento di prodotti ittici.
Anche la marineria di Sciacca ha aderito alla mobilitazione e si stanno definendo i criteri organizzativi che saranno resi noti nelle prossime ore.