PER MANDRACCHIA IL REGOLAMENTO DELLA DIFFERENZIATA CONTRADDICE IL PIANO ARO

Per Paolo Mandracchia, consigliere comunale di SI, “è arrivato finalmente il voto dell’aula” del regolamento della raccolta differenziata. Un voto, Per Mandracchia, che ha visto partecipe “solo la maggioranza e quei consiglieri comunali che intendono la politica come un modo occasionale di prestare la loro opera”. Pur apprezzando “l’onesta intellettuale dell’assessore Cognata” che durante il suo sintetico intervento “ha ammesso che da dieci anni la percentuale della differenziata è ferma al 21 e il 22 per cento”, per Mandracchia “questa ridicola percentuale ci costringe a pagare una TARI che pesa tantissimo sulle tasche dei contribuenti”.

Spinge l’affondo Mandracchia evidenziando come di fatto abbia ammesso che durante il mandato del sindaco Di Paola “non vi è stata la giusta attenzione in merito alla raccolta differenziata. Inoltre, aggiungiamo che non serviranno patetiche comunicazioni del primo cittadino poiché non è neo eletto, ma amministra da quasi cinque anni. Sarebbe politicamente corretto ammettere i propri errori e le proprie disattenzioni”. Purtroppo, sostiene il consigliere di SI, con il Regolamento “che non regola, i cittadini rispettosi della legge e dell’ambiente non avranno nessuna agevolazione. Nonostante i suggerimenti, gli amministratori non vogliono sentir parlare di tariffa puntuale”.

La tariffa puntuale è l’unica che permette di distribuire in modo equo i carichi tra le utenze. La sua applicazione migliorerebbe il sistema di gestione dei rifiuti sia dal punto di vista economico che ambientale. Basterebbe attribuire un codice a barre a ogni singolo intestatario della TARI e con semplici sistemi di pesatura sgravare dalla tassa la differenziata prodotta. Il consigliere di opposizione è convinto che “l’unica agevolazione prevista dal regolamento riguarda il compostaggio domestico; purtroppo i cittadini che ne potranno usufruire saranno pochi, visti i limiti di applicazione, e considerato che è stata prevista solo per chi avrà in uso o in disponibilità un terreno adiacente all’abitazione per la quale si chiede l’agevolazione”.

“La frazione umida-continua Mandracchia- incide per il 40 per cento sull’intera produzione dei rifiuti. Su un costo di circa 6 mln di euro annui il conferimento dell’umido grava per circa 2,5 milioni di euro sulle tasche dei Saccensi. Se si vuole ridurre il conferimento in discarica, bisogna puntare sull’allargamento della platea dei cittadini che possono fare il compostaggio domestico”.

Ma c’è anche una sottolineatura “contraddittoria”, spiega ancora Mandracchia. “L’emergenza di questi giorni e i contenuti della raccolta differenziata hanno evidenziato come sia stato rinnegato il progetto politico “ARO” messo in campo da Di Paola & C. Infatti, il loro piano prevede la raccolta in forma duale dei rifiuti, frazione umida e la frazione secca che raggruppa carta, cartone, contenitori vuoti in plastica, vetro, lattine e frazione naon riciclabile, lasciando al libero arbitrio il conferimento di pannolini, plastiche dure, metalli diversi, materiali contaminati da sostanze estranee e/o pericolose come aghi siringhe etc., con il conseguente aumento dell’indifferenziata”.

La conclusione, per Mandracchia, è che “oggi ci troviamo ben cinque contenitori per la differenziata contro i due previsti dal piano ARO. Anche le ordinanze sindacali certificano la contraddizione con il famoso piano ARO. Riteniamo pregnanti le motivazioni che ci hanno visti non favorevoli al piano ARO e alla raccolta differnziata. Quanto pensato, voluto e ottenuto da Di Paola & C, va contro le esigenze della collettività e non permetterà nel futuro significativi risparmi del costo della TARI”, conclude.

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