PER LA MAGGIORANZA CHIEDERE SCUSA E’ GIA’ UNA “RIVOLUZIONE”
Nella prima seduta consiliare la parola “pacificazione” echeggiava a più non posso nell’Aula. Insomma, consiliatura nuova, aria nuova. Ma si sa, a Sciacca le scintille politiche sono indispensabili come acqua. E così, la prima miccia innescata e che ha fatto saltare “la pacificazione” è stata la Ztl, quando martedì scorso è “saltata”, senza preavviso, per essere ripristinata da ieri.
L’opposizione ha criticato l’Amministrazione, oggi i gruppi di maggioranza Pd, Sciacca Democratica, Uniti Per Sciacca, Sicilia Futura e Nostra Sciacca replicano agli attacchi evidenziando che “ieri è accaduto nella nostra città un fatto che, senza rischio di smentita, definiamo politicamente rivoluzionario: un’amministrazione comunale, appena insediata, dinanzi al primo minimo disagio, peraltro non determinato da volontà politica, ha manifestato pubblicamente le proprie scuse per i disagi subiti dai cittadini”.
La maggioranza rimarca che si tratta di un “atteggiamento a cui Sciacca e i saccensi erano abituati, avendo dovuto subire generazioni di amministratori unti dal Signore, incapaci di fare autocritica perfino dinanzi all’evidenza dei fatto”.
La maggioranza segna un punto a suo vantaggio mantenendo ciò che era stato promesso in campagna elettorale: “gli orari della ZTL sarebbero cambiati, che era un assurdo iniziare alle 18, penalizzando oltre misura i commercianti e non producendo alcun vantaggio ai cittadini. Lo abbiamo detto e lo abbiamo fatto; pertanto, coerentemente con quanto promesso in campagna elettorale, abbiamo sin da subito modificato gli orari di attuazione della zona a traffico limitato, iniziando il servizio alle 20:00 e concludendo alle 1:00 e poi, successivamente, nel periodo più caldo di Agosto, alle 2:00 del mattino”.
Poi altra steccata all’ex Amministrazione: “Purtroppo non è stato possibile attivare il servizio di bus navetta a causa dei debiti con la Aeternal lasciati in eredità da chi è venuto prima”.
Per quanto riguarda il problema della mobilità nelle zone di mare, la maggioranza promette di risolverlo, “anche a costo di assumere scelte radicali, pur di garantire a cittadini e turisti aree di parcheggio pubblico, consentendo al contempo una transitabilita’ sicura a tutti; interessi pubblici che nessun interesse privato può più impedire”.