PER GUCCIARDO E SABELLA UN NUOVO PROVVEDIMENTO RESTRITTIVO

A pochi giorni dalla scadenza dei dodici mesi previsti per la durata della misura cautelare a suo tempo emessa per la rapina e l’aggressione a casa dell’anziana menfitana ottantacinquenne Stefana Mauceri (la donna morì qualche mese dopo a seguito delle ferite subite) la magistratura di Sciacca ha disposto una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Antonino Gucciardo di 26 anni e Giuseppe Sabella di 41, i due saccensi tuttora già detenuti.

La Procura della Repubblica nei giorni scorsi ha chiesto il rinvio a giudizio, contestando loro anche la responsabilità per la morte del pensionato novantatreenne di Sambuca di Sicilia Nicolò Ragusano. Ed è proprio per questo secondo episodio che è scattato il nuovo provvedimento restrittivo, richiesto dall’attuale responsabile facente funzioni della Procura di Sciacca, Michele Marrone, e accolto dall’ufficio del Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Sciacca.

Un episodio, quello costato la vita di Nicolò Ragusano, risalente al 6 luglio. La morte è arrivata alcuni giorni dopo, il 21 luglio in particolare. Gli inquirenti hanno richiesto una consulenza medico legale, che ha permesso a seguito di accertamenti piuttosto complessi, di individuare nei due malviventi saccensi i presunti responsabili dell’irruzione nella casa dell’anziano. Di recente la Procura aveva chiesto una proroga dei tempi di custodia cautelare, che è stata impugnata dai legali dei due.

La nuova misura cautelare emessa oggi per l’omicidio Ragusano elimina dunque l’ipotesi che Gucciardo e Sabella potessero tornare in libertà. Ricordiamo peraltro che la posizione dei due accusati è finita nel vortice di un conflitto. Antonino Gucciardo, infatti, durante un recente incidente probatorio, ha ammesso le sue responsabilità rispetto al reato di rapina o tentata rapina, respingendo tuttavia ogni addebito in merito agli omicidi, accusando in tal senso Giuseppe Sabella della responsabilità di avere aggredito i due anziani, causandone la morte, sostenendo che i due erano d’accordo che gli anziani non venissero toccati.

Al momento la Procura procede nei confronti di entrambi per rapina e omicidio, ma nella prospettiva del dibattimento in aula potrebbero anche registrarsi delle sorprese. Gli inquirenti hanno confrontato i risultati degli accertamenti effettuati nella casa di Stefana Mauceri (numerose le impronte digitali di Gucciardo e Sabella, entrambi con precedenti e dunque schedati) e quelli del Ris nella casa di Nicolò Ragusano.

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